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Fileni, un nuovo magazzino automatizzato per saltare nel futuro

L'azienda avicola rivoluziona la logistica interna con l'inaugurazione odierna della più grande struttura di immagazzinamento e distribuzione dei prodotti aziendali mai realizzata in Italia. In crescita i numeri di bilancio, illustrati al ministro delle politiche agricole Gian Marco Centinaio

Il nuovo magazzino dinamico di Fileni

CINGOLI – 108 navette, 18 elevatori per spostare le casse da un piano all’altro, 2.6 chilometri di convogliatori motorizzati, 5.700 fotocellule, 50 scanner. Sono solo gli innovativi elementi che caratterizzano il nuovo magazzino dinamico dell’azienda Fileni. Una struttura, inaugurata questa mattina alla presenza del ministro delle politiche agricole Gian Mario Centinaio, destinata a rivoluzionare le modalità di gestione della logistica interna degli stabilimenti produttivi, dalla presa in carico del prodotto finito fino alla spedizione al cliente, secondo i più avanzati standard delle tecnologie 4.0.

Realizzato in circa 12 mesi accanto alla sede centrale dell’azienda, in località Cerrete Collicelli di Cingoli (MC), il nuovo magazzino automatizzato occupa una superficie di 5.100 metri quadrati ed ha comportato un investimento di circa 18 milioni di euro tra opere edili, impianti ed attrezzature. Si tratta del più grande magazzino a casse con prodotti freschi mai realizzato in Italia e tra i più innovativi per la complessità del software che controlla e gestisce tutto l’impianto.

«Oggi è un grande giorno, che riveste moltissima importanza per noi – osserva Roberta Fileni, responsabile marketing del gruppo Fileni -. Inauguriamo una struttura modernissima e automatizzata, tecnologicamente avanzata, l’ultima fase produttiva prima dell’uscita del prodotto dal nostro stabilimento. Negli ultimi tre anni abbiamo effettuato notevoli investimenti per essere sempre più innovativi, con l’obiettivo di incrementare la qualità della produzione e l’efficienza. Siamo un cantiere sempre aperto».

Abbiamo bisogno di aziende che investono – dichiara il ministro delle Politiche Agricole, Gian Marco Centinaio -. Meglio ancora se, come Fileni, investono in tecnologia e incrementano l’occupazione. Ritengo inoltre che il legame impresa-territorio sia fondamentale per crescere e qui tale connessione è davvero fortissima».

«Questa è un’azienda di rilevanza europea sul settore biologico – ricorda il presidente delle Marche, Luca Ceriscioli – Gli investimenti illustrati oggi le consentiranno di essere ancora più competitiva e rispondere con qualità e velocità a un mercato sempre più esigente»

Il magazzino dinamico raccoglie e immagazzina l’intera produzione dei due stabilimenti Fileni (Cingoli e Castelplanio) e la gestisce in maniera completamente automatizzata nei processi di pesatura, etichettatura, prezzatura e invio alla spedizione. Inoltre permette di concentrare le spedizioni di entrambi i siti produttivi in un unico centro distributivo. In precedenza la gestione dei prodotti in uscita avveniva manualmente, con tempi più lunghi e costi più elevati, e con spedizione differenziata nei due siti.

Il funzionamento del magazzino dinamico
I prodotti finiti escono dal reparto produzione tramite un nastro trasportatore che, attraverso un tunnel di oltre 22 metri di lunghezza, collega lo stabilimento al magazzino. Grazie all’elevato grado di tecnologia 4.0 impiegato ogni singola cassa, da quando entra in magazzino al momento in cui ne esce, è tracciata accuratamente e la sua esatta posizione nella struttura è sempre rintracciabile con facilità e precisione. Nel sistema sono utilizzate 108 navette, 18 elevatori per spostare le casse da un piano all’altro, 2.6 chilometri di convogliatori motorizzati, 5.700 fotocellule e 50 scanner che tengono sotto controllo ogni movimentazione all’interno del magazzino. L’intera struttura è coordinata da due sistemi informatici, uno per la gestione complessiva e uno per il controllo delle macchine che permettono l’ingresso e l’uscita.

Il ministro delle politiche agricole Gian Mario Centinaio e Giovanni Fileni

Assieme al magazzino dinamico, è stato anche tagliato il nastro, seppur simbolicamente, dell’allevamento biologico di Montecappone – recentemente ristrutturato e convertito al biologico – e del mangimificio (ex Raggio di Sole) di Jesi, mai formalmente inaugurati. «Non a caso abbiamo voluto titolare la giornata di oggi ‘Fileni: un cantiere sempre aperto’ – commenta Giovanni Fileni, presidente del Gruppo Fileni, recentemente insignito del titolo di Cavaliere del Lavoro -. In una occasione unica in cui abbiamo avuto l’onore di avere ospite il ministro dell’Agricoltura, abbiamo voluto sottolineare e far comprendere come la voglia di investire e di crescere della nostra azienda non venga mai meno. Da qualche anno abbiamo anzi aumentato gli sforzi per rendere la nostra filiera ancora più moderna, efficiente, sostenibile e sempre più concentrata nel territorio di origine. Cresce infatti il numero degli allevamenti biologici , molti dei quali realizzati nel cuore delle Marche. L’acquisizione del mangimificio di Jesi, con la sua produzione di mangimi biologici al servizio della filiera, è un segno della qualità che vogliamo dare alla nostra produzione. Infine il magazzino dinamico, unico nel suo genere in Italia, proietta Fileni ancora una volta in avanti: mettiamo l’alta tecnologia non solo al nostro servizio ma anche a disposizione della distribuzione e dei consumatori, perché siamo un’azienda che non si stanca di innovare e che guarda con fiducia al futuro».

Bilancio 2018 a oltre 400 milioni di euro
Fileni, approfittando dell’evento mattutino, ha illustrato gli ultimi dati economici, cui valori sono in crescita costante. Il consuntivo annuale deve ovviamente ancora essere chiuso, ma le stime sono già consolidate: a fine anno il fatturato raggiungerà 408 milioni di euro, facendo segnare un +12% su quello del 2017. In particolare incide sul fatturato la crescita del valore dei prodotti a marchio Fileni (+33%) sull’anno scorso. L’EBITDA (il margine operativo lordo) arriva a 33 milioni (+32% sul 2017) e l’utile netto raddoppia (da 5 a 10 milioni). In aumento anche i dipendenti, passati nell’ultimo anno da 1939 a 1998, e un indotto che supera i 1.300 lavoratori. Nel triennio 2016-2018 gli investimenti complessivi del Gruppo Fileni hanno raggiunto i 90 milioni di euro, con un impegno molto notevole per la realizzazione di nuove strutture di allevamento o l’ammodernamento di quelli esistenti (38 milioni di euro). Nel piano industriale 2019-2020 sono previsti ulteriori investimenti per 50 milioni di euro (30 dei quali saranno destinati ancora agli allevamenti).

 

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