Jesi-Fabriano

Chiaravalle: la politica scalda i motori in vista delle elezioni comunali. Tutti contro tutti anche sui finanziamenti per l’ex monastero.

Nella primavera 2018 c'è la consultazione elettorale e rispunta il centrodestra mentre PD e sindaco sono sempre ai ferri corti

Una immagine aerea di Chiaravalle
Una immagine aerea di Chiaravalle

CHIARAVALLE – Non c’è pace tra sindaco e PD e scende in campo anche il centrodestra. Anche il finanziamento destinato dallo Stato e dalla Regione per la ristrutturazione dell’ex Monastero cistercense diventa un caso politico e fonte di infuocate polemiche incrociate.

«L’imponente finanziamento statale di 5.380.000  euro – afferma Chiaravalle più bella, l’associazione che supporta il sindaco Costantini – è destinato al recupero di una struttura che necessita di un urgentissimo intervento a seguito dei vari terremoti del 2016 e dei decenni di degrado cui è stato abbandonato. Il sindaco e l’amministrazione in questi anni hanno mostrato una grande attenzione al recupero della qualità della vita. I risultati sono positivi e sono visibili a tutti ma è stato necessario un lavoro costante. Il finanziamento per il recupero del monastero è la conseguenza della presentazione da parte dell’amministrazione comunale di una domanda completa ed accurata circa i danni subiti dalla struttura con il sisma dell’estate 2016».

Il sindaco di Chiaravalle, Damiano Costantini
Il sindaco di Chiaravalle, Damiano Costantini

Di tutt’altro avviso il PD. “Il sindaco – scrive la direzione del PD di Chiaravalle – ha tentato di argomentare alla popolazione come il finanziamento che sarà presto confermato dalla commissaria per la ricostruzione on. Paola De Micheli sia, ovviamente, tutto e solo merito suo, e non del governo né della Regione che hanno deciso il riparto di 101 milioni per la nostra Regione Marche. Ottenebrato dalla sua ossessione anti PD il sindaco ha spiegato che il progetto presentato dall’amministrazione comunale ha soddisfatto i criteri stabili dagli uffici regionali. Allucinante! Un vero caso patologico: Chiaravalle viene interessata da un maxi finanziamento e la prima reazione è attaccare a testa bassa chi lo ha erogato cioè il governo e l’amministrazione regionale retti dal PD».

Dopo mesi di silenzio scende in campo anche il centrodestra unito e lo fa criticando sia il sindaco che il PD, che le forze che, secondo il centrodestra, non hanno fatto alcuna opposizione. «Chiaravalle nel tempo ha perduto tutto: la Manifattura Tabacchi, l’Ospedale, la Fonderia Rocchetti, la Famoplas, il Consorzio Agrario e le aziende piccole e medie di cui era ricca ed è ormai un dormitorio, per di più insicuro, per esclusiva colpa di chi l’ha amministrata da decenni. Da una parte il sindaco populista ed arrogante che si dice di sinistra ma va a chiedere voti a destra, dall’altra un PD inesistente, dilaniato da spaccature interne per non parlare di Apertamente che, invece di fare opposizione, è diventata la ruota di scorta del sindaco. L’unica alternativa ai giochi di potere di un sindaco che vuole rimanere attaccato alla poltrona e di un PD che reclama visibilità è il centrodestra che non ha smanie di potere a Chiaravalle e difende i cittadini,con uno sguardo al futuro. Si dice che a Natale sono tutti più buoni. Noi vorremmo essere più giusti».

 

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