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Chiaravalle: servono fondi per restaurare l’organo Settecentesco dell’abbazia. Iniziato il recupero

Grazie all'interesse di alcuni volontari della Parrocchia e del Kiwanis è iniziato il restauro del prezioso strumento musicale. Aperto un conto corrente per chi vuole contribuire alla ristrutturazione

La corale Santa Maria in Castagnola in un concerto con l'organo alle spalle
La corale Santa Maria in Castagnola in un concerto con l'organo alle spalle

CHIARAVALLE – Il bell’organo Settecentesco dell’abbazia di Santa Maria in Castagnola è in fase di restauro. L’organo a canne, costruito da Pietro Nacchini, celebre organaro croato naturalizzato italiano e maestro del celebre organaro Gaetano Callido, è un vero gioiello dell’arte organaria italiana ed ha necessità di un profondo restauro, un certosino lavoro di ristrutturazione che per motivi principalmente economici fino ad ora non era stato mai possibile realizzare. Ora, a seguito di due anni di raccolta fondi che hanno consentito di raccogliere oltre 19.900 euro, è possibile finalmente annunciare l’inizio del primo stralcio del restauro del prezioso strumento che, in due anni, dovrebbe restituire completamente ristrutturato alla comunità ed all’abbazia cistercense l’organo. «Risanare uno strumento del genere purtroppo non è né facile, né a buon mercato, – dice Giuliana Palazzesi, portavoce del gruppo di volontari della parrocchia che si stanno facendo carico della raccolta fondi – tanto che, al momento, la cifra raccolta basterà a coprire solo una prima parte dei lavori. Il costo totale dell’opera di restauro sarà di circa 65.000 euro, costo che attualmente non possiamo coprire per intero, né con le donazioni dei tanti privati, né con quelle giunte dal Kiwanis Club Ancona Nord e da tutti gli spettatori che hanno partecipato qualche mese fa al concerto col Maestro Passarella, né con l’intervento della CEI.

L'organo di Chiaravalle risalente alla seconda metà del 1700
L’organo di Chiaravalle risalente alla seconda metà del 1700

In un periodo storico fatto di dolore ed incertezza, la musica di uno strumento antico e prestigioso come l’organo di Chiaravalle che risale alla metà del ‘700 può sicuramente arricchire il cuore dei molti che avranno la possibilità di ascoltarlo suonare, cosa che sarà possibile solo dopo il restauro: attualmente, infatti, lo strumento poteva sprigionare solo il 30% delle sue potenzialità e caratteristiche, a causa dell’usura del tempo e dell’azione devastante dei tarli. Riportare l’organo al suo splendore originale attraverso un restauro filologico, promuove oltre la solennità dell’animazione liturgica, la cultura e il turismo in collaborazione con enti culturali a livello nazionale ed internazionale». Per contribuire al restauro del prestigioso strumento storico è stato aperto un conto corrente apposito: allo scopo si può visitare il sito www.parrocchiachiaravalle.it alla voce “Restauro Organo”.

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