Jesi-Fabriano

Bravi (Cri): «L’ospedale modello? Una pena»

Dura presa di posizione del presidente della Croce Rossa di Jesi in occasione dell'illustrazione del programma di mandato da parte dell'amministrazione Bacci. Polemiche sulla nomina del primario di Dermatologia

L'ospedale Carlo Urbani di Jesi
L'ospedale Carlo Urbani di Jesi

JESI – «L’ospedale modello? Una pena». Ad affermarlo è stato il dottor Francesco Bravi, presidente del Comitato di Jesi della Croce Rossa, in occasione dell’incontro a palazzo dei Convegni in cui, lunedì scorso, sindaco Massimo Bacci e assessori hanno presentato ufficialmente il programma di mandato. Ma è sulla situazione della sanità cittadina che il dottor Bravi ha acceso i riflettori, con un intervento fortemente critico non solo sulle sorti della Broncopneumologia del Carlo Urbani, reparto in cui l’attuale presidente Cri ha lavorato per anni, ma anche sulla scelta del nuovo primario dell’unità di Dermatologia.

«La broncopneumologia – dice Bravi – è in abbandono. Mancano medici, il personale non basta e si tagliano servizi. A dermatologia è stato messo da parte un valido professionista, facente funzione di primario per anni, per far posto a un altro». Il sindaco Massimo Bacci, dal canto suo, ha evidenziato che «gestione e decisioni in tema di sanità non sono competenza del Comune. Ma seguiamo con attenzione le questioni».

Primo per punteggio era risultato il già facente funzione, dottor Leonardo Bugatti. Secondo il dottor Giuseppe Lemme, poi nominato primario con incarico quinquennale. Si legge infatti nei documenti Asur che conferiscono l’incarico che «ai sensi della normativa il Direttore può nominare un candidato idoneo non facendo ricorso al criterio del miglior punteggio, motivando analiticamente la scelta».

Nella delibera dell’azienda sanitaria si legge: «Dalla lettura del curriculum del dott. Lemme emerge maggiore affinità delle caratteristiche professionali rispetto al profilo previsto per l’incarico». In particolare si fa riferimento all’attenzione per «l’evoluzione nel trattamento delle patologie dermatologiche con particolare riferimento all’ambito oncologico, aspetti che non presentano un particolare sviluppo nell’attività attuale a Jesi». Non solo. L’Asur specifica anche che «viene richiesto uno specifico know-how riferito, principalmente, alle “Attività di Chirurgia Dermatologica avanzata, con particolare riferimento ai tumori cutanei”, alla “prevenzione e diagnosi nella Dermatologia Oncologica, supportate anche da comprovata esperienza nella diagnostica Dermatoscopica e di Dermatopatologia oncologica ed infiammatoria” ed al “trattamento della dermatologia oncologica mediante terapia fotodinamica”; inoltre, si richiedono “attitudine e capacità alla collaborazione ed integrazione multidisciplinare intra-dipartimentale ed inter-dipartimentale coinvolte nello studio della patologia oncologica dermatologica».

Il dottor Lemme ha prestato già servizio nella Clinica di Dermatologia dell’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona, come responsabile gestionale di coordinamento, responsabile Struttura Semplice di Fotochemioterapia, e in ambito oncologico all’interno del Centro dello Skin Cancer Unit. Fra gli obiettivi di mandato, l’ampliamento del numero dei parcheggi nell’area ospedaliera e la realizzazione di una elisuperficie al Carlo Urbani.

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