Fabriano

Vertenza JP Industries di Fabriano, pressing sindacale sul Mise

«Il tempo passa inesorabile, indispensabile la convocazione del tavolo al ministero dello Sviluppo economico per monitorare la situazione», questo l’appello unitario delle segreterie di Fiom, Fim, Uilm di Ancona

Lo stabilimento della JP Industries

FABRIANO – Pressing sul Mise da parte dei sindacati per la vertenza JP Industries di Fabriano. «Il tempo passa inesorabile, indispensabile la convocazione del tavolo al ministero dello Sviluppo economico per monitorare la vertenza JP Industries di Fabriano». Questo l’appello unitario delle segreterie di Fiom, Fim, Uilm di Ancona che ritengono indispensabile verificare in tempi rapidi l’andamento della ricerca che Invitialia sta effettuando per l’individuazione di un partner industriale/finanziario a sostegno del progetto della realtà imprenditoriale di Fabriano.

Nell’ultimo incontro al ministero del Lavoro, svoltosi il 10 gennaio scorso, i rappresentanti del Mise si erano impegnati a convocare nuovamente il tavolo di trattativa in tempi celeri. «È importante ottimizzare il tempo che l’ulteriore anno di cassa integrazione mette a disposizione con il fine unico di arrivare finalmente a una conclusione positiva della situazione ormai in stallo da anni, attraverso la partenza della produzione. Sostenere con tutti i mezzi la vertenza JP Industries, significa sostenere un territorio e un progetto che coinvolge due regioni, a cui è legato il futuro di centinaia di famiglie», scrivono nella nota unitaria.

Secondo quanto riferito dal Mise, Invitalia avrebbe effettuato la propria ricognizione in un lasso di tempo stimabile in due settimane. Ebbene, il tempo scorre e notizie, in un senso o nell’altro, non sono ancora pervenute. Da qui, dunque, la preoccupazione crescente da parte delle parti sociali che rilevano, inoltre, come da questa situazione ne discenda una ulteriore.

Vale a dire il coinvolgimento delle istituzioni regionali. «È fondamentale sostenere il progetto con la sinergia di tutte le Istituzioni e verificare il piano di politiche attive da attuare da parte delle Regioni a cui il Mise aveva chiaramente dato mandato», si conclude la nota unitaria. Il riferimento è ai fondi residui dell’Accordo di programma per le aree colpite dalla crisi della ex Antonio Merloni di Fabriano, circa 9 milioni di euro. Il tutto per implementare il piano industriale che il patron della realtà produttiva di Fabriano, Giovanni Porcarelli, intende portare avanti per il rilancio aziendale.

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