Fabriano

Ultimi fuochi della campagna elettorale a Fabriano

Stancamente ci si avvia all’appuntamento con le urne. Molto diversi gli atteggiamenti dei vari candidati alla poltrona di primo cittadino. E molti attacchi incrociati, ma non di tutti i soggetti in campo

Piazza del Comune a Fabriano
Piazza del Comune a Fabriano

FABRIANO – Ultimi fuochi di una campagna elettorale che, stancamente, si avvia all’appuntamento con le urne a Fabriano. Molto diversi gli atteggiamenti dei vari candidati alla poltrona di primo cittadino. E molti attacchi incrociati, ma non di tutti i soggetti in campo.

Silvano D’Innocenzo, sostenuto dalla Lista Janus, prosegue nella sua campagna elettorale partecipando a tutti confronti e utilizzando molto Facebook per rendere noto il proprio programma e affondare sugli avversari, ultimamente Movimento 5 Stelle e la coalizione che sostiene Vincenzo Scattolini.

Le repliche non si fatto attendere. L’ultimo affondo è di Fratelli D’Italia, che insieme alla lista Scattolini sindaco e Lega Nord, provano a raggiungere il ballottaggio.

«Stiamo andando avanti con le nostre forze in una campagna elettorale impegnativa e dura perché abbiamo riorganizzato un partito in pochissimo tempo. Siamo soddisfatti. Stiamo parlando di cultura, sociale, riqualificazione capannoni industriale, lavoro. La politica non può dare lavoro in modo clientelare, ma creando un territorio che sia appetibile dal punto di vista industriale e turistico. Pensiamo alle nuove generazioni, ai nostri figli, lasciando loro un territorio che non sia un deserto. Dobbiamo dare loro la possibilità di poter scegliere di rimanere», evidenzia Giancarlo Pellacchia segretario cittadino di Fdi. «Abbiamo preferito non rispondere agli attacchi gratuiti e senza senso, pieni di bugie. Abbiamo fatto sacrifici, ma abbiamo preferito essere seri e concreti», gli fa eco il candidato consigliere, Ennio Mezzopera. «In queste elezioni ci sono solo due coalizioni, il Pd e satelliti che rappresentano una gestione fallimentare. E poi c’è la nostra coalizione, un centrodestra compatto. Come FdI siamo stati la locomotiva di questa coalizione organica. Poi c’è il terzo polo del M5S che dovunque si è affermato ha creato problemi, Raggi docet. L’inesperienza non è governo, ma solo protesta e rabbia. Quindi riflettessero gli elettori fabrianesi. Se non volete continuità, occorre scegliere la nostra coalizione con Scattolini un candidato poco politico, ma uomo di assoluto buon senso» dichiara Carlo Ciccioli che, in ultimo attacca frontalmente D’Innocenzo. «Poi c’è il voto inutile rappresentato da D’Innocenzo, sempre assente come consigliere che ha già dato prova cattiva di se stesso, il 38% di presenze e votazioni effettuate, ha prodotto 6 interpellanze nei primi mesi di amministrazione, poi il nulla. Non è un’ipotesi amministrativa. Il ridicolo si qualifica da solo».

Vinicio Arteconi, sostenuto dalla lista Fabriano Progressista, è pronto al rush finale. Argomento cardine della sua campagna elettorale è la salvaguardia dell’ospedale Engles Profili, ma non solo. Senza la politica urlata ha incontrato la gente e si è confrontato sui temi con gli altri candidati durante i numerosi, e forse eccessivi, confronti pubblici organizzati. Giovedì 8 giugno alla Sala Ubaldi, alle 21, a sostenerlo ci sarà Stefano Fassina. Un dibattito nel quale saranno affrontati i temi relativi al lavoro. Oltre all’ex viceministro parteciperanno, oltre al candidato a sindaco Vinicio Arteconi, il segretario regionale di Sinistra Italiana Giuseppe Buondonno, il segretario della Fiom-Cgil dell’area di Fabriano Pierpaolo Pullini e il coordinatore nazionale del Movimento per il Risorgimento Socialista Franco Bartolomei.

La coalizione Insieme per Fabriano (Liste: Fabriano Popolare, Liberamente, Pd e Rinascimento-Uniti per Fabriano) che sostiene la candidatura di Giovanni Balducci è impegnata in un tour quotidiano in città e nelle frazioni. La pagina politica Facebook sforna almeno un post al giorno per illustrare il programma elettorale e non solo. Ad esempio, oggi, l’argomento è stato il 5 x 1000. Amiamo #Fabriano e facciamo squadra. Sosteniamo, senza alcuna distinzione, le numerose Associazioni che ben operano sul territorio attraverso quegli strumenti, anche fiscali, che la normativa vigente ci offre. Mi riferisco al 5 x 1000 che, come ben sanno tutti, è possibile devolvere al Comune e alle Associazioni, senza alcuna aggravio di spesa per il contribuente. Credo che sia fondamentale, in un momento di difficoltà, far restare le risorse sul nostro territorio. Il mio è un appello trasversale e senza alcuna colorazione politica. Vuole essere solo un intento divulgativo per tutti i fabrianesi, ricordando loro che esiste questa possibilità. Siamo nel periodo della compilazione delle dichiarazioni dei redditi e mi è sembrato giusto e opportuno rivolgere questo appello a tutti i fabrianesi. Attraverso questa scelta sarà possibile far proseguire la lodevole attività che tutte le Associazioni territoriali stanno egregiamente portando avanti con professionalità e dedizione».
Ha alzato il tiro della propria campagna elettorale anche Crescenzo Papale, sostenuto dal Partito comunista dei lavoratori. «Le elezioni comunali di Fabriano vedono contrapposte, in forme diverse, le tre destre che oggi si contendono la rappresentanza della borghesia italiana, e dei poteri forti sul territorio, contro la classe lavoratrice: Il Pd di Renzi, Balducci e company; il centrodestra a trazione salviniana o berlusconiana (vedi Lega Nord e Fratelli D’Italia con annessa la solita lista civica di appoggio o la lista Janus che si dichiara anch’essa appoggiata da Forza Italia); e il Movimento 5 Stelle. Poi c’è la sinistra riformista italiana e fabrianese che dopo aver accolto in pompa magna il nemico n. 1 della sanità pubblica in Toscana, il Governatore Rossi, si appresta, udite, udite, ad ospitare niente di meno che l’onorevole Fassina, ovvero quello fino all’altro ieri uomo di spicco del Pd nonché vice Ministro dell’economia del Governo Letta. Della serie i nuovi opportunisti della sinistra riformista che avanzano. Il Pcl è da sempre contrapposto alle tre destre nemiche del lavoro, ed è autonomo da ogni forma di populismo, a partire da una politica di indipendenza del movimento operaio, dentro il progetto di costruzione di una sinistra di classe e rivoluzionaria. Per questo ci rivolgiamo a tutti i lavoratori, i disoccupati, i precari e gli sfruttati di questa città, a partire dalle persone più combattive, più generose, più coscienti, per dire loro la cosa più semplice: uniamo le nostre forze attorno ad un programma di vera opposizione e di vera alternativa. Per una Fabriano libera dai Padroni, per un vera alternative di classe», il duro attacco di Papale.

Infine, il Movimento 5 Stelle che sostiene Gabriele Santarelli. Si è puntato a una campagna elettorale sia social, grande presenza su Facebook con frequenti incursioni dello stesso Santarelli nei post degli altri candidate a sindaco per contestarne I contenuti. Ma anche fra la gente: incontri in città e nelle numerose frazioni cittadine. Dunque, un’attività molto capillare. Al momento, sono gli unici ad aver deciso di annunciare la gran parte della Giunta in questi ultimi giorni di campagna elettorale. Precisamente domani, 7 giugno, all’Oratorio della Carità alle 19. Non ci sarà Alessandro Di Battista impegnato alla Camera nelle votazioni della Legge elettorale. Ma la curiosità per conoscere i nomi del possibile Esecutivo a guida grillina è alta e l’affluenza in piazza assolutamente garantita. Presenti la deputata fabrianese Patrizia Terzoni e l’europarlamentare pentastellata Laura Agea.

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