Fabriano

Terzo furto nella notte a Fabriano, colpita la Autoracing di Riccitelli

I ladri professionisti che si sospetta abbiano effettuato almeno un sopralluogo nelle scorse settimane, sono entrati da una porta laterale e hanno rubato pc e altra attrezzatura per un valore di circa 3mila euro. Molti i danni agli uffici. Hanno eluso il sistema di allarme

La concessionaria derubata
La concessionaria derubata

FABRIANO – È ufficiale, la notte scorsa è stata devastante dal punto di vista della sicurezza a Fabriano. Segnalato un terzo furto. Presa di mira la Autoracing concessionaria Peugeot di Sandro Riccitelli. Rubate attrezzature per circa 3mila euro di valore.

Una notte da incubo per i fabrianesi quella appena trascorsa. Nel breve lasso di tempo di un paio d’ore, ben tre furti messi a segno: Tavolini moto, Fabria Car e Autoracing. Appare evidente, anche agli investigatori, che la banda di professionisti avesse pianificato il tutto nei minimi particolari. Si sta cercando di ricostruire la linea temporale, con l’unica certezza che deriva dall’orario in cui è scattato l’allarme alla Tavolini moto, le 3:53. Se si sposa la linea stradale, il furto alla concessionaria di Sandro Riccitelli potrebbe essere stato il secondo della lista, quindi, prima Fabria Car e per ultimo Tavolini moto, ma è presto per avere certezze.

Comunque sia, pare che intorno alle 3 di questa mattina, la banda sia entrata in azione nella concessionaria che si trova lungo la provinciale che collega Fabriano a Sassoferrato, poco prima del passaggio a livello che porta alla zona industriale di Marischio.

I ladri sono riusciti a non far scattare l’allarme eludendo i sensori di movimento interni e non aprendo le porte che sapevano essere allarmate. Si sono introdotti all’interno dopo aver spaccato una porta laterale. Si sono diretti nei locali uffici rubando computer e altre attrezzature. Complessivamente, circa 3mila euro di bottino.

Quindi, sono saliti al secondo piano. Alla ricerca della cassaforte. Per evitare di far scattare l’allarme interno attraverso i sensori di movimento, i ladri hanno divelto le pareti divisorie di cartongesso, passando così da un ufficio all’altro. Non trovando la cassaforte, per rabbia hanno devastato gli uffici distruggendo mobili e scrivanie. E provocando, quindi, danni per diverse decine di migliaia di euro.

La banda ha preso anche alcune chiavi di auto in esposizione nella concessionaria probabilmente per rubarle. Ma qualcosa deve essere andato storto ed hanno desistito probabilmente perché si sono resi conto che era impossibile non far scattare l’allarme se le avessero rubate.

Fatto sta che sono fuggiti di gran carriera, senza lasciare tracce evidenti per portare alla loro identificazione. Intorno alle 8 di questa mattina, Sandro Riccitelli si è accorto di quanto accaduto ed ha chiamato i carabinieri della Compagnia di Fabriano. «Non si più andare avanti cosi», ha dichiarato sconsolato il titolare della concessionaria. «Più di proteggerci, mettere l’allarme, nascondere bene tutto e rinforzare cancelli e porte che dobbiamo fare?».

Dal punto di vista investigativo, infine, come per Tavolini moto, i carabinieri sono quasi certi che la banda abbia effettuato almeno un sopralluogo prima di agire. Questo sarebbe confermato da come si sono mossi per aggirare il sistema di allarme, sensori di movimento compresi.

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