Fabriano

Fabriano, spazio alla solidarietà nel villaggio di Babbo Natale grazie a Luca Bianchi

Il giovane agricoltore ha subito dato la propria disponibilità a ospitare l'associazione di Tolentino, Daje Marche, all'interno della casetta che ha preso per la sua azienda agricola

Luca Bianchi
Luca Bianchi

FABRIANO – Il villaggio di Babbo Natale di Fabriano avrà almeno una casetta con sullo sfondo la solidarietà. Grazie al giovane agricoltore Luca Bianchi che ospiterà l’associazione di Tolentino, Daje Marche.

Fra le trenta casette che animeranno il villaggio di Babbo Natale a Fabriano a partire dall’8 dicembre prossimo in piazza Garibaldi, ci sarà anche quella di Luca Bianchi, il 25enne fabrianese che, nella frazione cittadina di Argignano, ha la sua azienda agricola, rilevata nel 2016 dalla nonna. Luca già produce e vende miele e polline. Ed è ormai prossimo a commercializzare un terzo prodotto, il grano. «Ho trovato un seme antico, Solina, che è un grano tipico dell’Appennino abruzzese. Studiando il microclima, mi sono accorto che anche Fabriano, considerata l’altitudine e la conformazione geografica, ben si prestava a una produzione del genere. Semino e raccolgo, senza trattamenti. Lo macino, in prima persona, in un mulino a pietra e poi, a breve, ho intenzione di iniziare la vendita al dettaglio delle farine», dichiara il 25enne imprenditore agricolo.

Ebbene, come tanti giovani imprenditori ha subito accolto con favore l’idea dell’Amministrazione comunale di Fabriano riguardo al villaggio di Babbo Natale. Vale a dire la suddivisione proposta: enogastronomia e food; artigianato artistico e hand-made; agricoltura.

«Ho fatto domanda e sarò presente», conferma Luca Bianchi. A questo punto, però, ecco il risvolto all’insegna della solidarietà. «Sono stato contattato dall’associazione Daje Marche di Tolentino. Un’associazione, insignita a ottobre scorso del Premio Gentile, che avrebbe voluto prendere anche una casetta». Subito dopo l’evento sismico del 2016, trenta giovani si sono uniti per aiutare a far ripartire il commercio locale delle zone terremotate, ecco la motivazione del Premio assegnato alla meritoria Associazione.

Daje Marche ha chiesto a Luca Bianchi di poter ospitare alcuni prodotti. «Sono molto contento di essere stato contattato ed ho immediatamente dato il mio assenso. Il terremoto del Centro Italia ha colpito duramente le Marche, Fabriano compresa. Quindi, è giusto e sacrosanto stare vicino alle comunità più provate e dare loro una mano per poter ripartire, anche partendo da tutte le nostre eccellenze eno-gastronomiche».

 

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