Fabriano

Progetto Quadrilatero, le stilettate di Serenella Fucksia al sindaco di Fabriano

L'ex senatrice non risparmia frecciate all'indirizzo del primo cittadino e della sua scelta di inviare una mail ai vertici istituzionali e di cantiere, a seguito dell'allarme lanciato dai sindacati sulle difficoltà nel completamento dell'opera infrastrutturale

Lavori nel cantiere Quadrilatero (foto di repertorio)
Lavori nel cantiere Quadrilatero (foto di repertorio)

FABRIANO – «Abbiamo un Governo in via di definizione. Ci sta che qualcosa resti in sospeso. Speriamo che celermente la compagine governativa si configuri nel dettaglio e tutto sarà più chiaro. Ora oltre l’effetto mediatico si va poco oltre! Meglio alzare cornetta e chiarirsi direttamente in particolare con lo stesso presidente della Quadrilatero e dare poi risposte precise. Inutile rilanciare le domande già uscite a mezzo stampa e anche oggetto di un’interrogazione parlamentare. Chiediamoci invece che fine hanno fatto i 745 milioni di euro messi sul piatto (di cui 245 dati subito) ai tempi dell’Accordo su Quadrilatero per subentro della Astaldi alle fallite e quanti ne sono stati usati per i Lotti 2.1 e 2.2, Fabriano-Muccia».

Questo l’incipit dell’intervento dell’ex senatrice, Serenella Fucksia, in merito all’allarme lanciato dai sindacati di categoria sul rischio rallentamento del cantiere del maxi-lotto n. 2, Fabriano-Serra San Quirico del progetto Quadrilatero, e il conseguente rischio licenziamenti per circa 40 operai. Una notizia che ha spinto il sindaco di Fabriano a inviare una mail ai responsabili istituzionali e di cantiere (leggi l’articolo). Ebbene, la Fucksia intravede, nello scritto del primo cittadino, una serie di contraddizioni che non esita a evidenziare.

«La lettera appare implicitamente contraddittoria in quanto da una parte si pone l’attenzione sulle questioni interne Astaldi vuoi finanziarie, immagino il riferimento sia alle quotazioni del titolo in borsa, e occupazionali, possibile licenziamento di 40 operai se non arrivano i pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione. Dall’altra si ritorna a vecchie polemiche circa l’impatto ambientale della Pedemontana e la sua utilità. Ricordo i molti – non io che ho sempre ritenuto l’opera strategica e necessaria – che hanno a più riprese espresso molte riserve a riguardo e poi ritrattato. Ebbene a mio modo di vedere le posizioni poco chiare, poco dirette e soprattutto contraddittorie non aiutano la risoluzione celere e positiva delle cose, perché un’incertezza espressa da appiglio ad altri “in concorrenza con assegnazione risorse” di arrogarsi la precedenza. Quindi per favore, restiamo nel merito secco, vale a dire l’urgenza per il completamento dei lavori. Tutto il resto verrà da solo di conseguenza».

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