Fabriano

Duro affondo del Pcl nei confronti dell’amministrazione comunale di Cerreto D’Esi

Il consigliere di opposizione, Marco Zamparini, spara a zero sull'esecutivo di Giovanni Porcarelli e arriva a chiedere le dimissioni della giunta e della maggioranza che lo sostiene

Cerreto D'Esi

CERRETO D’ESI – Duro affondo del consigliere comunale di opposizione del Partito Comunista dei Lavoratori di Cerreto D’Esi, Marco Zamparini, nei confronti dell’attuale Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giovanni Porcarelli. Una situazione che spinge Zamparini a chiedere le dimissioni del primo cittadino e della maggioranza che lo sostiene.

Una disamina a 360 gradi che tratteggia una situazione particolarmente difficile, secondo l’esponente di opposizione, per Cerreto D’Esi. «Stiamo assistendo alla distruzione totale di quel che resta di Cerreto, non solo sotto l’aspetto prettamente sociale, ma anche nelle più banali questioni. Sindaco e Giunta tutta, voi avete ricevuto la fiducia dei cittadini per migliorare e rilanciare il nostro piccolo borgo e non per affossarlo definitivamente, ma questo a voi poco importa», l’incipit dell’affondo di Zamparini affidato a un post sui social network.

«I giardini pubblici in totale abbandono, le strade cittadine in gran parte dissestate, il campetto vicino la scuola chiuso per futili motivi, le tasse comunali più alte del comprensorio, il Cag lo avete chiuso, gli impianti sportivi li avete privatizzati, il cimitero in totale degrado, avete chiuso la strada per la caprareccia senza un sensato motivo, zero aiuti alla Pro Loco e di conseguenza al turismo, zero al quadrato in merito alla sicurezza delle scuole, zero investimenti sui giovani e sul sociale, zero sostegni all’occupazione, zero verso l’agricoltura e tutto ciò che ne ruota attorno, lo stadio in comodato d’uso, il centro storico nemmeno lo prendete più in considerazione», l’elenco proposto dal consigliere comunale del PcL di Cerreto D’Esi.

«Potrei stare qui delle ore a elencarvi i disastri che siete riusciti a fare in più di tre anni di mandato. Lo smantellamento sociale del nostro paese vi è riuscito in pieno e questo non è altro che il frutto di una chiara incapacità politica nel gestire il bene comune. Credo fermamente che arrivati a questo punto dovreste quanto meno dimettervi, almeno così facendo, un minimo di dignità vi rimarrebbe».