Fabriano

Meningite: domani il responso degli esami

Si sospetta un caso di meningite. Anche se i primi accertamenti sul liquor spinale hanno escluso che possa trattarsi di una meningite causata da batteri aggressivi

Ospedale di Fabriano

FABRIANO – Domani, 22 maggio, i risultati degli ulteriori accertamenti effettuati sul liquido cerebrospinale prelevato al 40enne di Sassoferrato ricoverato. L’uomo, dopo tre giorni di ricovero nell’Unità operativa di Medicina dell’ospedale Engles Profili di Fabriano, giovedì scorso è stato trasferito all’Unità operativa di Malattie infettive del presidio ospedaliero di Macerata.
Si sospetta un caso di meningite. Anche se i primi accertamenti sul liquor spinale hanno escluso che possa trattarsi di una meningite causata da batteri aggressivi. Ma, per avere un quadro completo, i sanitari hanno deciso di procedere a ulteriori accertamenti di secondo livello per poter comprendere se la meningite possa essere causata da batteri meno aggressivi o che sia di origine virale. Ma, ancora oggi, non si esclude neppure che, in realtà, non sia meningite, ma qualche altra patologia. «Ciò che conta – hanno riferito fonti sanitarie – sono le condizioni di salute del paziente che sono definite buone pur persistendo lo stato febbrile>.

A scanso di equivoci, si è comunque preferito dar corso immediatamente a profilassi antibiotica per circa una trentina di persone. Vale a dire, tutti i sanitari che hanno curato l’uomo a Fabriano e la prima cerchia dei parenti più stretti del 40enne sassoferratese. La denuncia di sospetta meningite è stata presentata ufficialmente mercoledì 17 maggio. L’uomo è arrivato al Pronto soccorso del nosocomio fabrianese con un quadro infiammatorio generalizzato, tra cui febbre alta e diversi valori alterati. Per avere un quadro clinico chiaro, si è preferito effettuare l’esame del liquor spinale. Le sue condizioni di salute al momento non sono gravi: è ricoverato all’ospedale di Macerata dove resterà sicuramente fino a tutta la settimana prossima. Si spera, nel frattempo, di poter avere tempestivamente i risultati dei secondi accertamenti per poter fugare qualsiasi allarmismo e, soprattutto, curare al meglio il 40enne.

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