Fabriano

Lutto nel mondo del lavoro e del volontariato di Fabriano per la scomparsa di Nello Belardinelli

Il manager d'azienda, ha lavorato per anni alla Faber Chimica, era molto impegnato nel sociale, tanto da fondare 16 anni fa, insieme ad altri soci, la sezione Anffas di Fabriano, l’Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale

Nello Belardinelli

FABRIANO – Mondo del lavoro e del volontariato di Fabriano in lutto per la scomparsa di Nello Belardinelli. Una terribile malattia se l’è portato via a 59 anni. I funerali si sono svolti nei giorni scorsi, molta la partecipazione.

Il manager d’azienda, ha lavorato per anni alla Faber Chimica, era molto impegnato nel sociale, tanto da fondare 16 anni fa, insieme ad altri soci, la sezione Anffas di Fabriano, l’Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale. Il decesso è avvenuto nei giorni scorsi all’Hospice dell’ospedale Engles Profili dove era ricoverato da tempo a seguito del peggioramento delle sue condizioni di salute. Lascia la madre Maria, la moglie Elsa, le figlie Federica e Barbara, la sorella Luciana e tanti nipoti. Prima delle esequie che si sono svolte sabato nella chiesa della Misericordia di Fabriano, è stata allestita la camera ardente nei locali dell’obitorio del presidio ospedaliero cittadino.

Alle esequie hanno partecipato in tanti, soprattutto i suoi colleghi dell’azienda di Fabriano fondata nel 1986 e specializzata nella produzione di prodotti per la pulizia e le manutenzioni delle superfici edili realizzate in pietra naturale, come ad esempio marmo e granito, o materiali artificiali. «Dobbiamo a Nello – le parole dei colleghi – il fatto che la Faber Chimica sia approdata sul mercato internazionale in più di 30 paesi del mondo».

Oltre all’ambito lavorativo, il 59enne ha, come detto, contribuito a fondare l’associazione Anffas di Fabriano che opera nel mondo della disabilità. Ha coordinato, tra le altre cose, l’ippoterapia che i bambini diversamente abili praticavano al Circolo Ippico. «Un’occasione unica di socializzazione» dichiara una mamma che, per anni, ha accompagnato suo figlio al maneggio dove assisteva al rapporto speciale che nasceva tra bambino e cavallo. «Anffas – aveva detto Nello in più occasioni – opera per costruire un mondo in cui le persone con disabilità intellettive e disturbi del neuro-sviluppo, e le loro famiglie possano vedere i propri diritti rispettati e resi pienamente esigibili».

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