FABRIANO – Attraversa la strada e viene investita. Tanta paura per una 17enne residente a Fabriano. Ha urtato il volto contro il parabrezza dell’auto. Portata d’urgenza in ospedale. Le sue condizioni non sono gravi.
Questo pomeriggio intorno alle 18:30 lungo via Dante, poco distante dalla rotatoria di fronte al distaccamento dei vigili del fuoco di Fabriano, si è verificato l’investimento di un pedone, una ragazzina di 17 anni di origine marocchina, ma residente in città.
La minorenne stava attraversando la strada quando è stata centrata da un’automobile che procedeva in direzione del centro città. A guidarla un 70enne residente nel territorio fabrianese. L’impatto è stato violento. La 17enne ha sbattuto il volto sul parabrezza, per poi scivolare in terra.
L’automobilista si è fermato ed ha allertato i soccorsi. Sul posto si sono precipitati un’ambulanza del 118 dell’ospedale Engles Profili di Fabriano e una pattuglia della Polizia municipale. La 17enne è stata stabilizzata sul posto, anche con l’ausilio di un collare spinale e, quindi, trasportata d’urgenza in direzione del Pronto soccorso del presidio ospedaliero cittadino.
Una volta giunta al nosocomio cittadino, la ragazzina è stata sottoposta a tutti gli accertamenti strumentali del caso. Sempre cosciente, ha mostrato segni che non hanno indotto i medici a ulteriori accertamenti. Sono state suturare le ferite lacero contuse ed è probabile che nelle prossime ore possa essere dimessa.
Gli agenti della Polizia municipale, agli ordini del comandante Cataldo Strippoli, hanno effettuato per ricostruire l’esatta dinamica dell’investimento. La circolazione veicolare ha subito alcuni rallentamenti durante queste operazioni.
Da quanto si apprende, l’uomo avrebbe tentato di frenare non riuscendo completamente ad arrestare la corsa del veicolo, forse anche a causa della pioggia che ha reso l’asfalto molto viscido. Spetterà alla Polizia municipale cercare di capire se la velocità fosse eccessiva o se sia stato a causa di una distrazione che si è verificato l’investimento.
