Fabriano

Astaldi: botta e risposta tra Comune e Regione

Il rapporto fra Fabriano e le Marche non è mai stato così basso. L’ennesima testimonianza la fornisce il nuovo rimpallo di dichiarazioni fra il primo cittadino Santarelli e la vicepresidente della Regione Anna Casini

Il cantiere Astaldi fermo da mesi
Il cantiere Astaldi fermo da mesi

FABRIANO – Il botta e risposta fra il comune di Fabriano e la Regione Marche non è solo sul Punto nascita. Ma anche sull’incontro “segreto” svolto in città sulla situazione di Astaldi. Nuovo rimpallo di dichiarazioni fra il sindaco, Gabriele Santarelli, e la vicepresidente della Regione, Anna Casini.

Probabilmente, il rapporto fra Fabriano e la Regione Marche non è mai stato così basso. L’ennesima testimonianza la forniscono il primo cittadino di Fabriano e la vicepresidente della Regione.

«L’incontro istituzionale Marche Umbria sul concordato preventivo della Astaldi che si è tenuto a Fabriano è stato convocato su richiesta delle associazioni di categoria e, oltre ai loro rappresentanti, hanno partecipato i presidenti delle Regioni Marche e Umbria, oltre a Guido Petrosino della società Quadrilatero (anche in rappresentanza di Anas) insieme ai rappresentanti del coordinamento delle imprese creditrici. Il nostro è un impegno vero che guarda alla ripartenza dalle imprese del territorio per dar loro risposte certe in merito alla costruzione di un’importante infrastruttura come la Ancona Perugia», spiega la vicepresidente Anna Casini.

«La difficile realizzazione di questa arteria, infatti, non può essere un ostacolo al nostro sistema produttivo ed economico. Le imprese meritano una risposta chiara, invece di sterili polemiche sui partecipanti al tavolo, contesto nel quale era presente anche il sindaco di Fabriano. Lo dobbiamo alla nostra comunità e a tutti coloro che ogni giorno si impegnano nel proprio lavoro. Come Regione abbiamo partecipato a tutti i tavoli tecnici e istituzionali per individuare un percorso che garantisca il soddisfacimento dei crediti vantati da tutte le ditte impegnate nella realizzazione della strada, per assicurare la continuità delle opere che sono fondamentali per il territorio e per la salvaguardia delle aziende e dei lavoratori. Abbiamo sempre operato a stretto contatto con le Amministrazioni comunali e vogliamo essere insieme in un percorso progettuale che non si è mai interrotto e che ci vedrà sempre attenti e partecipi fino alla sua conclusione».

Neanche a dirlo, la replica al vetriolo di Santarelli. «Sono veramente stanco di dover ogni giorno leggere le menzogne di questa gente. Lo ritengo un continuo insulto ai cittadini che sono costretti a sorbirsi questa mistificazione della realtà. Io ero presente solo grazie a una soffiata di una persona che mi ha messo a conoscenza della convocazione. Altrimenti nessun Sindaco sarebbe stato presente e il fatto che la sala fosse stata prenotata dall’Asur la dice lunga. L’incontro è stato richiesto dalle associazioni di categoria? A leggere le dichiarazioni rilasciate dalla Cna fabrianese non mi pare proprio. E mi risulta che anche Confindustria e Confcommercio non siano particolarmente felici di quanto accaduto visto che nemmeno loro sono stati invitati. Ci sono testimoni, occhio. Per cui negare che durante tutto l’incontro si sia parlato di far saltare il banco e stoppare l’opera è rischioso.

È stato continuamente ripetuto che la priorità è pagare le ditte anche a discapito della continuità del cantiere. Le dichiarazioni rilasciate non corrispondono a quanto è stato detto di fronte alla platea presente. Viene il dubbio che si dicano cose diverse a seconda dell’interlocutore che si ha di fronte al fine di rabbonirlo e accontentarlo. Piena collaborazione con i Comuni? Quando? Non siamo mai stati interpellati per parlare di questo, mai. E anche questa volta siamo stati esclusi. Ci vuole onestà e coerenza nell’affrontare questi problemi che rischiano di affossare un territorio. La misura è colma».

Insomma, è guerra totale e non è ancora chiaro se, alla fine, ci sarà un vincitore o se, molto probabilmente, a perdere saranno solo i cittadini.

 

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