Fabriano

Giorno del Ricordo dimenticato, il j’accuse di Casapound

Come risposta a questa mancanza, i militanti fabrianese di Casapound hanno organizzato una conferenza per ricordare il martirio delle decine di migliaia di italiani assassinati nelle foibe e i più di 350.000 esuli costretti a scappare dai partigiani comunisti slavi

L'iniziativa di Casapound

FABRIANO – Il Giorno del Ricordo dimenticato dall’Amministrazione comunale di Fabriano, Casapound attacca duramente. Lunedì scorso si è svolta, alla presenza di un’affollata platea, la conferenza organizzata dai militanti fabrianesi di Casapound per ricordare il martirio delle decine di migliaia di italiani assassinati nelle foibe e i più di 350.000 esuli costretti a scappare dalle barbarie dei partigiani comunisti slavi.

«È stata questa la più bella risposta del nostro movimento – esordisce Emanuele Mazzieri, responsabile provinciale di CasaPound – alla dimenticanza del Comune di Fabriano di organizzare un qualche evento in ottemperanza al Giorno del Ricordo, giornata istituzionale creata appunto per conservare e tramandare la memoria storica di questa tragedia che ha investito il nostro popolo. Una dimenticanza che è però sospetta, dal momento che i nostri militanti hanno più volte richiamato l’Amministrazione alla questione, tramite le segreterie comunali e addirittura avendo una discussione con lo stesso sindaco sui social».

Alla conferenza di lunedì sono intervenuti Marco Costantini ed Emanuele Piloni, discendente di esuli istriani, con «un prezioso contributo nel raccontare le vicende che videro gli italiani di Istria, Fiume e Dalmazia vittime di una vera e propria pulizia etnica sul finire della Seconda Guerra Mondiale, ad opera dei partigiani titini. Inoltre, sono state descritti i vari accadimenti storici che legano quei luoghi alla nostra patria sin dai tempi dell’Impero Romano».

In coda, un invito. «Invitiamo Sindaco e Giunta di Fabriano a promuovere iniziative, conferenze e incontri specialmente nelle scuole, invitando lo stesso Emanuele Piloni, per arginare alla propria nefasta dimenticanza sull’argomento. Un argomento, quelle delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, per anni taciuto e ancora oggi oggetto di negazionismo e tentativi di minimizzare la portata storica dell’accaduto. A conclusione di ciò, i militanti di CasaPound si sono adoperati per riqualificare il cippo commemorativo, in via Martiri delle Foibe Istriane, con alcune piantumazioni, rocce ornamentali e ghiaia. Depositando infine una corona di fiori».

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