Fabriano

Diritti umani: la Polizia di Fabriano a scuola per parlarne con gli studenti

In occasione del 70esimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, sono intervenuti il commissario Capo del commissariato di Pubblica sicurezza cittadino, Sandro Tommasi. Insieme al sovrintendente Capo Raniero Zuccaro

Sandro Tommasi e Raniero Zuccaro

FABRIANO – Momento di riflessione alla scuola secondaria di I° grado dell’istituto comprensivo “Fernanda Imondi Romagnoli” di Fabriano. Sono intervenuti il commissario Capo del commissariato di Pubblica sicurezza cittadino, Sandro Tommasi. Insieme al sovrintendente Capo Raniero Zuccaro.

Studenti molto attenti e curiosi di sapere qualcosa in più sul 70esimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, che fu adottata dalle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948. Da allora, ogni anno, il 10 dicembre si celebra la Giornata internazionale dei diritti umani. Per questo, il dirigente dell’istituto comprensivo di Fabriano, Fernanda Imondi Romagnoli, ha organizzato un incontro-confronto al quale hanno partecipato le terze classi della scuola secondaria di I° grado cittadina.

Gli studenti hanno ascoltato le parole del commissario Capo, Sandro Tommasi, e del sovrintendente Capo Raniero Zuccaro, che ha parlato delle sue numerose azioni di solidarietà per i bambini di Pucallpa in Perù, ospitati nella piccola missione peruviana delle Suore Cappuccine di Madre Rubatto. Grazie alle imprese sportive del poliziotto fabrianese, tra le altre cose fatte, è stato costruito e arredato un asilo, a cui peraltro sono stati forniti anche i materiali didattici.

«La Polizia di Stato – ha evidenziato Sandro Tommasi – con la partecipazione a iniziative come quella organizzata dall’istituto comprensivo “Fernanda Imondi Romagnoli” e anche con il generoso operato dei suoi appartenenti, come a esempio Raniero Zuccaro, dimostra di essere concretamente impegnata per la promozione e il rispetto dei diritti umani, nella ferma convinzione che la tutela dei diritti inalienabili della persona e delle sue libertà fondamentali sia elemento imprescindibile per la costruzione di società inclusive e pacifiche e dunque fattore determinante di sicurezza e stabilità».

Parole che sono state fatte proprie dal folto uditorio che ha anche posto domande ai due illustri ospiti per approfondire l’argomento e, quindi, essere sempre più partecipi e attivi nella difesa dei diritti umani.

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