Fabriano

Sassoferrato omaggia Padre Stefano Trojani con una mostra di alto livello

L'esposizione, curata da Galliano Crinella e Sandro Pazzi, resterà aperta fino al 6 Gennaio 2019 e sarà visitabile sabato e domenica dalle 15:30 alle 18:30. Ben sessantadue artisti hanno risposto positivamente alla richiesta di donare una loro opera per dar vita all'iniziativa

Padre Stefano Trojani

SASSOFERRATO – Inaugurata ieri pomeriggio a Palazzo degli Scalzi, la mostra “Omaggio a Padre Stefano Trojani”, organizzata dall’Istituto internazionale di Studi Piceni “Bartolo da Sassoferrato” con il patrocinio del Comune di Sassoferrato. La mostra, curata da Galliano Crinella e Sandro Pazzi, resterà aperta fino al 6 Gennaio 2019. Padre Stefano Trojani è venuto a mancare oltre due anni fa, ma non è venuta meno la memoria del suo infaticabile e proficuo impegno in ambito culturale e associativo, nella città sentinate e nel più ampio contesto regionale.

La mostra nasce con l’obiettivo di esprimere, anche in questa forma, la riconoscenza per quanto, ad iniziare dalla Rassegna d’arte / Premio “G.B. Salvi”, il francescano ha dato per la promozione della cultura artistica. E così ben sessantadue artisti, quelli che si è riusciti a raggiungere, hanno risposto positivamente alla richiesta di far liberamente dono di una loro opera per dare vita a questa iniziativa. Sono presenti molte autorevolissime opere, e per queste basti citare alcuni tra gli autori, artisti presenti: Renato Bruscaglia, Arnoldo Ciarrocchi, Bruno D’Arcevia, Pericle Fazzini, Francesco Garofoli, Mario Giacomelli, Franco Giuli, Giuliano Giuliani, Edgardo Mannucci, Ivo Pannaggi, Nino Ricci, Roberto Stelluti, Sandro Trotti, Wladimiro Tulli, Valeriano Trubbiani, Giuseppe Uncini, Walter Valentini.

«Padre Stefano ci ha insegnato a saper cogliere sempre gli aspetti positivi nelle nostre situazioni esistenziali, insieme con l’armonia e la moralità insite nella bellezza. Ci ha ricordato, con infiniti esempi, che l’uomo può lasciare un segno nella storia trasformando i propri ideali in opere concrete, la propria immaginazione in realtà. E ancora che la stessa esperienza artistica, che ha mosso costantemente i suoi interessi, è un atto di amore verso la vita che cerca sempre più vita, che in essa risiede la nostra identità più alta, in grado di tramandare i valori della cultura e lasciare agli uomini che verranno il significato di verità del passato. E allora viene da pensare: che cosa vi può essere di più significativo di un uomo che ha saputo raccogliere in sé la bellezza della gioia di vivere, offerta allo studio, all’ascolto, all’accoglienza, all’umiltà e alla bontà?», la presentazione degli organizzatori.

La mostra sarà visitabile sabato e domenica dalle 15:30 alle 18:30.

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