Fabriano

Principio di incendio a Genga, bruciati circa 500 metri quadrati di sottobosco

Fiamme spente prontamente dai vigili del fuoco in località Piagge del Prete di Genga. Molto probabilmente, il rogo si è originato a causa di un mozzicone di sigaretta gettato da un automobilista in transito. La strada comunale è stata interdetta al traffico per circa un’ora

Vigili del fuoco in azione a Genga

GENGA – Incendio spento prontamente dai vigili del fuoco in località Piagge del Prete di Genga. Molto probabilmente, il rogo si è originato a causa di un mozzicone di sigaretta gettato da un automobilista in transito. La strada comunale è stata interdetta al traffico per circa un’ora.

Primo incendio della stagione estiva nel fabrianese. A bruciare sono stati circa 500 metri quadrati di sottobosco nel comune di Genga, esattamente in località Piagge del Prete. Ma poteva andare peggio, se non fossero subito intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Arcevia. Una squadra e due mezzi: autobotte e un mezzo 4×4. Nel giro di un’ora, i pompieri sono riusciti a spegnere il fuoco, evitando che raggiungesse il bosco. A bruciare, sottobosco. Messa in sicurezza l’area, dopo aver spento le fiamme.

Durante tutto questo tempo, per poter operare al meglio e in sicurezza, è stata chiusa la strada comunale di Genga. Alcuni disagi, dunque, alla circolazione. Oltre ai vigili del fuoco, sul posto anche i rappresentanti delle forze dell’ordine. La disattenzione e un comportamento sbagliato, dovrebbe essere all’origine del rogo. Pare, infatti, che possa essere stato un mozzicone di sigaretta ancora accesso e lanciato da un’automobile in transito, ad aver appiccato l’incendio.

Ha comunque funzionato nel migliore dei modi il piano antincendio predisposto per l’estate 2018. Il gruppo di volontari, dunque totalmente a titolo totalmente gratuito, ha iniziato a presidiare e sorvegliare il vasto territorio fabrianese, fornendo anche utili informazioni ai cittadini per evitare comportamenti scorretti che possono, inconsapevolmente, aumentare il rischio che si inneschi un incendio.

Nel fabrianese, c’è una pattuglia mobile nella zona di Cancelli e Campodiegoli, area considerata più a rischio, che oltre a fare avvistamento è anche abilitata allo spegnimento. Una ventina di volontari che hanno completato, con successo, il corso con i vigili del fuoco. Hanno a disposizione tre moduli antincendio, vale a dire pick-up con montata una cisterna d’acqua da circa 500 litri. Hanno una reperibilità h24.

Una seconda squadra è, invece, posizionata nella zona di Serra San Quirico, anche questa pattuglia della Protezione civile è abilitata allo spegnimento e il suo raggio di azione va da Sassoferrato, a Cerreto D’Esi e Mergo.

Infine, sono stati individuati due punti di avvistamento, coperti da volontari della Protezione civile semplici dalle 14 alle 20, e sono ubicati nella zona dell’Acquarella e del Monte Murano.

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