Fabriano

Il Club Fabriano si fa largo con fioretto e spada

Al Campionato Regionale a squadre di scherma, svoltosi, domenica scorsa a Senigallia, le ragazze fabrianesi Alice Armezzani ed Eleonora Liuba Gubinelli coadiuvate da due "innesti" hanno conquistato il secondo posto di categoria nel fioretto e il primo nella spada

Eleonora Liuba Gubinelli, Alice Armezzani e Martina Gasparri impegnate nel fioretto

FABRIANO – Il Club Scherma Fabriano era presente domenica 19 novembre a Senigallia per il Campionato regionale a squadre.

Hanno iniziato con il fioretto le atlete Alice Armezzani ed Eleonora Liuba Gubinelli, insieme a Martina Gasparri (coetanea di Polverigi), scese in pedana contro le corazzate della regione. Partenza timida per loro, ma poi, con la giusta carburazione, hanno raggiunto i “quarti” e poi la “semifinale”. La forte squadra di Ancona, dopo la fase iniziale, è stata superata dalle fabrianesi che, con un vero “exploit”, hanno conquistano l’argento, alle spalle soltanto del Club Scherma Jesi.

Nemmeno il tempo di rifiatare ed ecco il torneo di spada. Le stesse Alice ed Eleonora, stavolta insieme ad Asia Volpi (atleta della Scherma Fano), con una grande prova di coesione e di amicizia, sono salite sul gradino più alto del podio.

Asia Volpi, Eleonora Liuba Gubinelli e Alice Armezzani impegnate nella spada; alle spalle in maglia blu il maestro Triccoli

«Un grazie speciale al nostro maestro Filippo Maria Triccoli – dicono dal sodalizio fabrianese, presieduto da Giancarlo Camilli Meletani – che con abilità e dedizione ha saputo far scrivere alla squadra una pagina di gloria per il nostro club e per la scherma di Fabriano».

Il presidente fabrianese ci tiene anche ad evidenziare un particolare a proposito delle collaborazioni e delle due giocatrici in prestito. «Quest’anno – ha detto Camilli Meletani – il nostro club aveva solo due atlete nella loro categoria, per cui abbiamo fatto ricorso al prestito da parte di altre società di atlete di ranking non superiore. È stato un esempio bellissimo di come si riesca a fare in un attimo squadra sia fra atleti che familiari al seguito».

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