Fabriano

Chirurgia della cataratta. A Fabriano un convegno

La tavola rotonda è organizzata da Stefano Lippera, Direttore dell’unità operativa di Oculistica dell’Area Vasta 2, e si svolgerà venerdì 16 giugno nel Monastero di San Silvestro Abate

Eremo di San Silvestro Abate

FABRIANO – “Chirurgia premium della cataratta: istruzioni per l’uso”, questo è il titolo del convegno, organizzato dal Stefano Lippera, Direttore dell’unità operativa di Oculistica dell’Area Vasta 2, che si svolgerà venerdì 16 giugno a Fabriano nel Monastero di San Silvestro Abate e che aprirà la nuova frontiera della chirurgia della cataratta. La cataratta può attualmente essere operata con la metodologia innovativa del laser a femtosecondi, o femtolaser, che promette migliori risultati sia in termini di sicurezza dell’intervento sia di recupero dell’acuità visiva.

Il cristallino dell’occhio, compromesso dal processo di opacizzazione, può essere così tagliato in massima sicurezza con il fascio di luce laser che, per la sua elevatissima velocità, produce bassa energia e non arreca danni all’interno dell’occhio del paziente. Rimosso poi il cristallino, questo può essere sostituito da nuovi modelli di cristallini artificiali che consentono di correggere eventuale astigmatismo e/o presbiopia.

La disponibilità di queste innovative attrezzature e dei cristallini ad avanzata tecnologia è a disposizione di pochissimi ospedali italiani.

L’evento riunirà i più illustri esperti italiani per analizzare e confrontare le migliori metodiche che utilizzano il femtolaser per la chirurgia della cataratta. Lo scopo è quello di migliorare la visione a distanza breve, intermedia o da lontano delle persone affette da cataratta. Verranno discussi i vantaggi dell’utilizzo del laser e dei cristallini artificiali a profondità di fuoco continua e verranno prese in considerazione la qualità di vita dei pazienti da un punto di vista psicologico e la gestione del paziente nel pre e post operatorio, grazie al contributo dell’esperienza clinica dei medici partecipanti provenienti da Marche, Umbria ed Emilia Romagna.

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