Cultura

Un weekend in musica a Camerano

Una tre giorni di musica e parole tra le dolci note donizettiane e le arie d'opera passando per gli echi e i sussurri di casa Leopardi. Da oggi, venerdì 29, a domenica, due suggestive location di Camerano rivivranno i fasti canori di un tempo

La poesia dei giardini Mancinforte

CAMERANO – Un weekend di appuntamenti con la musica a Camerano.

La chiesa settecentesca di San Francesco sarà lo splendido palcoscenico che stasera, venerdì 30 giugno, alle 21.15 ospiterà “L’Elisir d’amore”, capolavoro operistico di Gaetano Donizetti. L’esecuzione è una selezione dei principali brani dell’opera “cuciti” fra loro da una voce narrante che descriverà le scene, i dialoghi e gli avvenimenti che si succedono tra un intervento musicale e l’altro. Protagonisti della serata saranno i soprani Laura Andreoni e Giorgia Mancini nella parte della ricca e capricciosa Adina, il tenore Carlo Giacchetta sarà invece il giovane e innamorato Nemorino, il baritono Gianluca Gambini vestirà i panni del sergente Belcore mentre quelli del dottore Dulcamara saranno interpretati dal basso Roberto Ripesi. A ricoprire il ruolo di Giannetta sarà il soprano Barbara Rubini. Villani e villanelle, cioè gli abitanti del villaggio dei paesi Baschi (luogo dove si svolge l’azione), saranno il coro “Città di Camerano” e la corale “Angelico Rosati” di Sant’Elpidio a Mare. Voce narrante Alessandra Capici, accompagnamento al pianoforte Valeria Picardi, direzione affidata al maestro Angelo Biancamano. L’evento è organizzato dal coro “Città di Camerano” con il patrocinio del Comune. L’ingresso è gratuito.

Domani, sabato 1 luglio alle 21.30, ai giardini di Villa Mancinforte torna a grande richiesta lo spettacolo di Luca Violini “Giacomo, mio figlio. Echi e sussurri di casa Leopardi”. Uno spettacolo intrigante e sorprendente che lascia stupefatti gli spettatori, molto oltre “gli echi e i sussurri” del titolo. Tante e diverse le ragioni di questo successo: la completezza dello spettacolo, con un testo egregiamente congegnato e cesellato parola per parola che ha avuto la consulenza letteraria di Paolo Logli e una regia essenziale e sapiente, fra recitazione, rumori, musica, immagini e luci, e poi l’originalità della proposta con i parallelismi sopra le righe, fra la sfida, al leggio, dei versi-capolavoro, quelli dell’Infinito leopardiano, con un inedito affiancamento con il vivere quotidiano, riproposto con naturalezza dall’esperienza dei cantautori, Claudio Baglioni, Ivano Fossati, Alberto Fortis, Giorgio Gaber, Roberto Vecchioni, Angelo Branduardi, Francesco Guccini, Franco Battiato e Lucio Dalla. I video onirici e intensi di Marco Bragaglia riescono a raccontare senza mai oscurare il significato pregnante dei testi delle canzoni che accompagnano. Suggestivo il suono caldo e avvolgente realizzato da Claudio Cesini che amalgama il tutto. Delicato poi il tema sociale dell’incontro-scontro, attraverso secoli e generazioni, fra padri e figli, nell’interpretazione del contenuto e del dialogo Monaldo-Giacomo. Biglietto di ingresso intero 15 euro, ridotto dieci.

Sempre i giardini domenica 2 luglio ospiteranno “Di tanto in canto – arie d’opera e canzoni popolari” alle 21.15, concerto lirico dell’associazione culturale “Sinchronia”. Si esibiranno: soprano Mary Tomassini, mezzosoprano Rita Dessì, baritono Luca Giorgini e al pianoforte Fabio Spinsanti. Ingresso gratuito.

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