Cultura

Presepe vivente a sostegno del gemellaggio con la Patagonia

Sabato 30 dicembre, nei campi dietro la parrocchia del Portone, verrà rappresentata la scena della natività. Don Davide Barazzoni spiega il fine solidale dell'iniziativa

Il presepe vivente allestito al Portone di Senigallia
Il presepe vivente allestito al Portone di Senigallia

SENIGALLIA – Un presepe vivente è stato allestito dai ragazzi e dagli adulti che animano l’oratorio della parrocchia del Portone di Senigallia. Sabato 30 dicembre, infatti, dalle ore 16 alle ore 18 nei campi da gioco dell’oratorio verrà rappresentata la scena della natività grazie a quanti si vogliono incamminare in un percorso  che ha insieme il sapore dell’umanità e della fede.

Sì, perché l’idea non è solo quella di mettere in scena un momento particolarmente emozionante e di devozione per i fedeli, dove le figure principali sono accompagnate dai pastori, dal fabbro, dalla lavandaia o dal pescatore; alla base c’è anche la volontà di contribuire a qualcos’altro, a un bene più grande e di supportare concretamente un progetto umanitario e solidale per una realtà in difficoltà.

Al termine di un percorso all’interno dei campetti dell’oratorio che si concluderà naturalmente davanti alla stalla della Natività e di una piccola merenda, chi vorrà potrà contribuire per sostenere il progetto di gemellaggio con la comunità di Puerto Madryn, in Patagonia. «Lì – spiega don Davide Barazzoni, vice parroco della chiesa S.Maria della Neve (Portone) – si è trasferita recentemente una famiglia di Senigallia, Giuseppe Santoro e Rachele Barchiesi, i quali, con i loro quattro figli (di cui uno molto piccolo), si sono imbarcati in un progetto triennale per dare una mano ai giovani della comunità partecipando alle attività di un centro per ragazzi. Noi da qui li aiutiamo come possiamo, attraverso la vendita delle stelle di natale, attraverso le iniziative durante i Giochi senza Barriere, le donazioni durante le cresime. Ora ci riproviamo con le offerte e una raccolta fondi che si terrà durante questa giornata di presepe vivente».

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