Benessere

I rischi dell’obesità e l’importanza dei “no”

«Spegniamo la televisione e incoraggiamo i nostri figli ad intraprendere un' attività sportiva di loro interesse e soprattutto abituiamoli ad un movimento spontaneo come fare le scale a piedi o passeggiare», dice il biologo nutrizionista Gabriele Bordoni

biscotti

Oggi in Italia i bambini in sovrappeso o obesi sono il 31%. Un piccolo miglioramento rispetto al 38% del 2002. Meglio però non abbassare la guardia, come ci spiega il biologo nutrizionista Gabriele Bordoni.

Gabriele Bordoni
Il biologo nutrizionista Gabriele Bordoni

Che cosa si intende per obesità?
«L’obesità è una condizione caratterizzata da un eccessivo accumulo di grasso corporeo, condizione che determina gravi danni alla salute. L’Indice di Massa Corporeo (body mass index BMI) è l’indice per definire le  condizioni di sovrappeso-obesità più ampiamente utilizzato, anche se dà un’informazione incompleta (ad es. non dà informazioni sulla distribuzione del grasso nell’organismo e non distingue tra massa grassa e massa magra); l’Imc è il valore numerico che si ottiene dividendo il peso (espresso in Kg) per il quadrato dell’altezza (espressa in metri). Obesità e sovrappeso sono condizioni associate ad elevata mortalità e rappresentano un importante fattore di rischio per le principali malattie croniche: malattie cardiovascolari (in particolare infarto e ictus), ipertensione, diabete mellito di tipo 2, sindrome metabolica, alcune forme di tumori (in particolare il tumore dell’endometrio, del colon retto, renale, della colecisti, della prostata e della mammella)».

Il pasto in cui si rischiano di commettere più errori è la merenda, è d’accordo? «Merenda e aggiungerei colazione. Se ci facciamo caso infatti la spinta promozionale dei prodotti spazzatura si concentrano su “alimenti” consumati in queste fasi della giornata: biscotti, merendine, succhi di frutta, bevande zuccherate…Fate caso alle pubblicità, soprattutto dei canali tematici (con cartoni animati) nelle fasce orarie in cui lo stomaco comincia a brontolare e capiremo da dove arrivano le richieste nutrizionali dei nostri bambini. Spegniamo la televisione e incoraggiamo i nostri figli ad intraprendere un’ attività sportiva di loro interesse e soprattutto abituiamoli ad un movimento spontaneo come fare le scale a piedi o passeggiare».
Qual è l’età più delicata?
«Forse i 4-6 anni, quando un aumento rapido di peso si associa ad un accumulo precoce di grasso (early adiposity rebound) e quindi all’obesità. Questo non significa che prima e dopo non dobbiamo porre attenzione anzi, come ripeto sempre alle persone che incontro nel mio studio, mettere ordine nella propria alimentazione si può ad ogni età. Ricordiamo che un bambino in sovrappeso od obeso avrà più probabilità di esserlo anche in età adulta con tutte le problematiche che ne conseguiranno».

Gli snack per i bambini sono irresistibili non solo per loro ma anche per il genitore che così facendo offre la merenda in maniera rapida.
È importante dire di no?

«Certe merende sono irresistibili: i biscotti per la colazione ad esempio sono frutto di alta ingegneria: quantità perfettamente bilanciate di grassi, zuccheri, sale e additivi, miscelati in modo tale da renderci veri e propri “dipendenti”. Quali sono i migliori da scegliere? A mio avviso quelli che rimangono sugli scaffali del supermercato. Lo stesso discorso lo possiamo fare per tanti altri Junk Food e cioè per cibi spazzatura preconfezionati di scarso valore nutritivo e alto contenuto calorico come merendine, snack confezionati o dolciumi. Uno tira l’altro…e non è un caso. Questi prodotti sono stati progettati per essere così irresistibili. I migliori spuntini sono con frutta fresca, yogurt bianco al naturale magari addolcito con dei pezzi di frutta, frutta secca, frutta essiccata tutti snack rapidi ma anche sani».

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