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Volontaria italiana rapita in Kenya, le Marche in apprensione

Silvia Romano, la 23enne milanese lavora con la ong Africa Milele di Fano. Le parole dell'assessore alla cooperazione Manuela Bora

Silvia Romano in una foto da lei pubblicata sul profilo Facebook

ANCONA – Si sospetta la matrice islamica dietro al rapimento di Silvia Romano, la volontaria 23enne sequestrata ieri sera da una banda in Kenya, dove stava operando con un’organizzazione non governativa. La  Farnesina ha confermato la notizia spiegando che l’unità di crisi si è immediatamente attivata e lavora in stretto contatto con l’ambasciata d’Italia a Nairobi e con la famiglia della cooperante.

Manuela Bora, assessora alla Cooperazione Internazionale della Regione Marche, esprime a nome della Giunta Regionale forte solidarietà e vicinanza alla giovane volontaria ed alla sua famiglia ed all’Associazione Africa Milele di Fano.

«Ho appreso con sconcerto del rapimento in Kenya della giovane volontaria Silvia Romano ed esprimere a mio nome e a nome della Regione Marche forte solidarietà e vicinanza vicina alla giovane Silvia, alla sua famiglia ed alla onlus marchigiana Milele di Fano – commenta la Bora -. Si tratta purtroppo di un inqualificabile gesto rivolto a chi dedica la propria vita ad aiutare comunità in difficoltà in un paese lontano e si spende con serietà e totale dedizione, con poche risorse e tante difficoltà, per dare piccole ma importanti risposte alle diseguaglianze del mondo globalizzato».

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