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Villa Lauri, al via i lavori per trasformarla in un Istituto Confucio modello

Il progetto permetterà di realizzare uno straordinario centro di ricerca di livello internazionale a disposizione dell'Università di Macerata. Prevista per il 2020 la conclusione dei lavori, cofinanziati dalla Cina

MACERATA – È iniziata una nuova era per Villa Lauri: l’Università di Macerata ha dato avvio al primo stralcio dei lavori di restauro, recupero e ristrutturazione edilizia dei blocchi centrale ed ovest dell’edificio principale che, insieme agli altri immobili sparsi nei quattro ettari e mezzo di parco, si sviluppa su una superficie lorda di oltre quattromila metri quadri.

Sulla base dell’accordo stipulato con il Quartier Generale degli Istituti Confucio della Repubblica Popolare Cinese, che ha concesso all’Ateneo un cofinanziamento di due milioni di euro, all’interno della Villa sarà realizzata la sede di un “Istituto Confucio Modello”, costituita da spazi bibliotecari, sale riunioni, laboratori didattici, uffici, oltreché una residenza universitaria per studenti e docenti dell’Istituto.

Stamattina i vertici dell’Ateneo – il rettore Francesco Adornato, il direttore generale Mauro Giustozzi – e dell’Istituto Confucio – il presidente Luigi Lacchè e il direttore Giorgio Trentin – hanno effettuato un sopralluogo al cantiere, ora in piena attività, guidati dall’architetto Francesco Ascenzi, responsabile dell’area tecnica di Unimc.

Una sede di così grande prestigio, è stato detto, permetterà di disporre di una piattaforma su cui costruire altri progetti, aprire negoziati su altri fronti, realizzare, anche grazie alla sinergia con il China Center di Unimc, uno straordinario centro culturale, scientifico e socioeconomico dedicato alla galassia “Cina” in grado di offrire una ribalta internazionale a Macerata e al suo territorio.

I lavori saranno eseguiti dal Raggruppamento Temporaneo di Imprese formato dalle ditte “MEG Costruzioni S.r.l.” e “Salvatore Di Meo Costruzioni & Appalti S.r.l.”. L’intervento costerà complessivamente quattro milioni e 800 mila euro. La conclusione dei lavori è prevista per la primavera del 2020.

Contemporaneamente l’Università di Macerata ha attivato le procedure per gli altri interventi da realizzare all’interno del medesimo edificio: attraverso l’utilizzo di una quota dei fondi ricevuti nell’ambito dell’Accordo di Programma siglato con il Miur nel 2017, provvederà al recupero dell’ala est dell’edificio principale, mentre con i fondi che riceverà nell’ambito della Legge 338/2000, rimetterà in funzione i differenti padiglioni distribuiti all’interno del parco.

Infine, insieme al Comune di Macerata, tramite l’utilizzo dei fondi stanziati dalla Regione Marche per la tutela del patrimonio culturale, si provvederà al recupero ed alla riapertura al pubblico dell’imponente parco di oltre quattro ettari, che ospiterà al suo interno un percorso ciclo-pedonale di circa un chilometro immerso all’interno di un ricco e vario patrimonio botanico vegetazionale.

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