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Servizio di ristorazione a rischio chiusura per i distaccamenti dei vigili del fuoco di Fabriano e Jesi

Da domani, primo gennaio, previste le chiusure delle cucine nei distaccamenti di Urbino, Fano, Civitanova Marche, Fermo San Benedetto del Tronto e dei due comuni della Provincia. A rischio licenziamento 12 operatrici a fronte di 25 addetti complessivi in ambito regionale

Il distaccamento di Fabriano dei vigili del fuoco

FABRIANO – Nuovo appalto di affidamento del servizio di ristorazione nelle caserme dei Vigili del Fuoco della Regione Marche, i sindacati di categoria Filcams Cgil e Fisascat Cisl lo contestano duramente.

«Con la chiusura prevista da domani, primo gennaio, delle cucine nei distaccamenti di Urbino, Fano, Fabriano, Jesi, Civitanova Marche, Fermo e San Benedetto del Tronto prevista dal capitolato, a fronte del venir meno di un importante servizio per i nostri Vigili del Fuoco, si sono di fatto create le condizioni per il licenziamento di 12 operatrici a fronte di 25 addetti complessivi in ambito regionale», scrivono in una dura nota unitaria le due sigle sindacali.

In pratica, dunque, quasi il 50 per cento di licenziamenti. Anche il distaccamento dei vigili del fuoco di Fabriano è interessato da questa situazione.

«Contestiamo fortemente l’impostazione dell’amministrazione appaltante che nella logica del risparmio a tutti i costi, che ormai condiziona tutti gli appalti sia pubblici che privati, ha deciso di ridimensionare fortemente il servizio di ristorazione per una categoria importante quale quella dei Vigili del Fuoco e, cosa che alle scriventi organizzazioni sindacali della categoria dei servizi preme ancor di più, ha creato le condizioni per lasciare a casa 12 lavoratrici che, in alcuni casi, sono occupate da anni nelle cucine dei Vigili del Fuoco che ora verranno chiuse», specificano le parti sociali.

Oltre alla contestazione, una mano tesa da parte delle segreterie regionali dei sindacati di categoria Filcams Cgil e Fisascat Cisl. «Auspichiamo un ripensamento dell’amministrazione perché si possano recuperare posti di lavoro sempre importanti in una condizione di difficoltà generale che ancora stiamo affrontando. Da parte nostra – si conclude la nota a firma delle parti sociali – abbiamo nel frattempo chiesto garanzie alla ditta subentrante affinché, nel caso si verifichino le condizioni, possano essere riassorbite le persone che dal primo gennaio rimarranno senza posto di lavoro».

 

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