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Il Rosso Conero conquista il suo spazio al Vinitaly

A raccontare l'esperienza veronese l’enologo Matteo Chiucconi che spiega: «Abbiamo trovato una kermesse più tecnica, con maggiore presenza di degustatori e ristoratori, siamo fiduciosi». Per Luca Lanari, dell’omonima cantina «Già i primi due giorni sono stati pieni di visitatori sia nazionali che internazionali»

Compleanno in grande stile per il Rosso Conero, che festeggia al Vinitaly di Verona i 50 anni della Doc. E si fa sempre più strada tra tecnici e appassionati, soprattutto grazie a una nuova generazione di giovani vignaioli disseminati tra Ancona, Camerano, Numana, Offagna, Sirolo, Osimo e Castelfidardo che con passione coltivano uve eccellenti in grado di produrre vini di alta qualità. Qualità che è stata percepita quest’anno anche alla fiera veronese, come spiega l’enologo Matteo Chiucconi della cantina Angeli di Varano: «Cerchiamo di promuovere al meglio il Rosso Conero – spiega- siamo in fiera nello stand dei vignaioli indipendenti e i nostri sforzi sono concentrati in gran parte nel marketing, perchè questo prodotto deve essere conosciuto. Abbiamo trovato un Vinitaly più tecnico, con maggiore presenza di degustatori e ristoratori, siamo fiduciosi. L’impressione è buona, nei primi due giorni abbiamo avuto conferme da parte dei nostri clienti e ora puntiamo a nuove vendite». L’azienda Angeli di Varano punta su “Stile Libero”, Conero Docg Riserva del 2011 e Rosso Conero Doc del 2014 “Primo di tre”. La perfetta maturazione delle uve data dalla brezza marina notturna, l’ottima esposizione dei vigneti, la selezione delle uve in campo abbinata ad una vendemmia manuale e alla vicinanza delle vigne alla cantina consente di interpretare al meglio le esigenze naturali della trasformazione del frutto e permette soprattutto di eccellere nella qualità. Le condizioni ambientali di questo territorio caratterizzato da terreni terreni in prevalenza calcareo argillosi a bassa fertilità assicurano ai vitigni la piena maturazione delle uve.

«Un’edizione davvero frizzante – il commento di Luca Lanari, dell’omonima cantina- già i primi due giorni sono stati pieni di visitatori sia nazionali che internazionali e la nostra regione si è fatta valere con il verdicchio soprattutto ma anche con i rossi. E proprio il territorio dell’anconetano si sta facendo conoscere sempre di più anche grazie al Rosso Conero, per il quale noi produttori ci stiamo spendendo moltissimo affinchè sia valorizzato come merita».

Per celebrare i 50 anni della Doc anche Regione ha organizzato eventi e degustazioni presso lo stand di mille metri quadri che ospita 75 aziende nel Padiglione 7 (sezioni 6-7-8-9/C). Il Rosso Conero è anche protagonista della campagna lanciata lo scorso anno da Imt “Red Marine Wine” con una nuova immagine coordinata e un nuovo claim. Obiettivo? Il rilancio di una denominazione caposaldo della viticoltura marchigiana – oltre 350 gli ettari vitati e più di 13mila gli ettolitri di vino imbottigliato nella campagna 2014-2015 – attraverso un brand che ne rievoca il terroir e l’incontro tra il mare della Baia di Portonovo e il Monte Conero. “Dopo il Verdicchio – ha detto il direttore di IMT, Alberto Mazzoni – anche il Rosso Conero fa squadra con il territorio in un progetto di promozione che per la prima volta unisce 20 aziende, pari al 90% della denominazione, per ridare il giusto slancio ad un prodotto che esprime una fetta importante della nostra produzione».

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