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Più occupazione, più ricerca. Al via alla Sabelli il primo contratto di sviluppo nelle Marche

A fronte di un investimento aziendale superiore ai 12,7 milioni di euro, la parte pubblica garantirà agevolazioni per 5,2 milioni di euro (200 mila euro a carico della Regione). Ecco in cosa consiste

ASCOLI PICENO – Pubblico e privato insieme, al via nelle Marche il primo contratto di sviluppo al caseificio Sabelli. Questa mattina, lunedì 30 aprile, il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli accompagnato dalla vice presidente, Anna Casini ha fatto visita allo stabilimento ascolano della Sabelli spa e a margine, insieme agli amministratori delegati Sabelli, Simone Mariani e Angelo Davide Galeati, ha tenuto una conferenza stampa per illustrare il contratto di sviluppo “LaTraZione 2020”.

«Restare sul territorio non è solo un attaccamento emozionale ha sottolineato Ceriscioli – ma significa fare per tempo delle scelte che ci permettono di sviluppare economia vera. È stato un grande risultato approvare gli strumenti di finanziamento per l’Area di crisi complessa sui quali tutta l’amministrazione regionale è impegnata dal 2015. Il progetto della Sabelli è la testimonianza di come i contratti di sviluppo abbiano una ricaduta reale in termini di occupazione, sicurezza nei luoghi di lavoro, innovazione e ricerca e qualità del prodotto. Un rapporto pubblico privato trasparente nel quale si presentano progetti e sui quali si canalizzano risorse pubbliche che attivano investimenti privati. Fino a qualche anno fa la politica non si occupava delle politiche industriali, dopo la recessione si è capito che invece serve una strategia di policy a favore del sistema produttivo e tutti gli Stati più importanti la fanno. Questo significa programmare gli strumenti e metterli a disposizione delle imprese che hanno capacità progettuale e d’innovazione».

«Un investimento estremamente importante per la nostra azienda casearia – ha detto Mariani –  che realizzerà ad Ascoli Piceno, nei prossimi tre anni, ampliamenti e innovazioni tecnologiche nell’ottica di industria 4.0 con digitalizzazione e automazione dei processi, garantendo sviluppo e occupazione in questo territorio. E’ un segnale di grande fiducia e di speranza che vogliamo dare a questa provincia continuando come famiglia Sabelli a credere nell’importanza del territorio dove manterremo le produzioni di maggior valore aggiunto, investendo 9 milioni di euro in attrezzature e impianti e con oltre 3 milioni di euro nell’area ricerca e sviluppo anche in collaborazione con Università e Centri di ricerca».

«Il progetto al di là della sua bontà dell’azione – ha sottolineato Galeati – ribadisce e rafforza la volontà della nostra famiglia di continuare ad investire in questa provincia, nonostante il sisma, la crisi economica complessiva del Paese e nonostante la competizione in questo settore. Noi spingiamo molto sull’automazione laddove pensiamo di poter migliorare la qualità di lavoro dei nostri collaboratori, investendo su produzioni artigianali dove c’è una manualità e l’impegno delle persone».

Come funziona

La Regione cofinanzia il contratto di sviluppo della Sabelli spa per l’ampliamento del sito produttivo di Ascoli Piceno e l’incremento di 40 unità lavorative. La Giunta regionale ha approvato lo schema di Accordo di programma e sottoscritto tra Regione, Ministero dello sviluppo economico (Mise) e Invitalia (Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti).  A fronte di un investimento aziendale superiore ai 12,7 milioni di euro, la parte pubblica garantirà agevolazioni per 5,2 milioni di euro (200 mila euro a carico della Regione). Si tratta di ulteriori 5 milioni che vanno ad accrescere le risorse pubbliche disponibili per il rilancio del Piceno e che si aggiungono ai 37 già assegnati dal Mise all’area di crisi.

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