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Piccole imprese a rischio usura. I dati di Cna Marche

Nelle Marche è netto il divario tra le grandi imprese industriali, alle quali va l’80% del credito, e la piccola impresa che deve accontentarsi del 20%. La fotografia di Fidimpresa

In un sistema produttivo in difficoltà, dove le imprese più piccole faticano ad ottenere credito dalle banche, la tentazione di ricorrere agli strozzini rimane alta. Nel 2016 sono state 15 le imprese marchigiane che si sono rivolte a Fidimpresa per uscire dalla morsa degli usurai, ottenendo 272.500 euro dopo che la strada dei finanziamenti bancari era stata negata. I confidi hanno attivato anche un Fondo antiusura, alternativa virtuosa allo strozzinaggio per supportare imprenditori in difficoltà.

In questo periodo infatti le piccole imprese marchigiane si sono viste erogare sempre meno liquidità dagli istituti di credito. Lo scorso anno il sistema bancario marchigiano ha erogato alle imprese 31 miliardi di euro e quasi il 6 per cento è stato garantito alle Pmi dai Confidi. Ed è ancora più netto il divario tra le grandi imprese industriali, alle quali va l’80 per cento del credito, e la piccola impresa che deve accontentarsi solo del 20 per cento, malgrado essa dia lavoro a oltre il 60 per cento degli occupati e produca più del 40 per cento del valore aggiunto.

A denunciare la situazione il presidente di Fidimpresa Marche Sabina Cardinali  e il direttore generale Giancarlo Gagliardini. «Lo scorso anno si è registrato un recupero del credito alle imprese con oltre venti addetti dello 0,5 per cento mentre si è avuta una contrazione dei prestiti alle imprese con  meno di venti addetti del  3 per cento. Una frenata che le piccole imprese hanno subito malgrado non possano essere accusate dei problemi sofferti dal sistema bancario».

Secondo Fidimpresa i cattivi pagatori sono soprattutto i grandi gruppi, che però continuano a ricevere credito dal sistema bancario. Cruciale il ruolo dei confidi che «hanno svolto un ruolo fondamentale per il sostegno al credito delle imprese marchigiane. Solo Fidimpresa Marche lo scorso anno ha garantito con 75 milioni 3.028 pratiche che hanno consentito finanziamenti per 174 milioni di euro necessari a resistere e restare sul mercato».

Ad accedere ai finanziamenti bancari grazie alle garanzie di Fidimpresa Marche sono state soprattutto le aziende manifatturiere della meccanica, del sistema moda e del mobile (955) seguite dalle aziende edili (565) e del commercio (561). A seguire gli autotrasportatori (233), le imprese di alloggio e ristorazione (202) e dei servizi (173). Ben l’81,3 per cento delle imprese ha richiesto prestiti per esigenze di liquidità aziendale e solo il 18,7 per cento per realizzare investimenti, soprattutto per la ricerca e lo sviluppo.

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