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Parcheggi per disabili: Loreto deve adeguarsi

L'associazione "Luca Coscioni" ha detto basta e ha depositato un esposto contro il comune di Loreto sul caso delle barriere architettoniche

Piazza della Madonna a Loreto piena di pellegrini

LORETO – L’avevano annunciato che, se non avessero ricevuto risposta, avrebbero percorso le vie legali. Così l’esposto contro il comune di Loreto è stato depositato qualche giorno fa dall’associazione “Luca Coscioni” per mezzo del segretario della sezione anconetana Renato Biondini. Nell’oggetto la mancata adozione del Peba, piano eliminazione barriere architettoniche. La richiesta iniziale era motivata dalla constatazione che diversi parcheggi per auto dedicati alle persone con disabilità non rispettano le dimensioni previste dalla normativa vigente, fatto che assume proporzioni ancora maggiori perché Loreto è meta di molti pellegrini con disabilità,a causa della presenza del santuario mariano.

La lettera dell’associazione:

«Il 25 gennaio è stato inviato alla Procura della Repubblica di Ancona un esposto verso il comune di Loreto per la mancata adozione del Peba, piano eliminazione barriere architettoniche. Ci siamo dovuti rivolgere alla magistratura per avere giustizia, per far rispettare i diritti delle persone con disabilità motoria e sensoriale, far rispettare la legge, valutando eventuali responsabilità degli amministratori del comune di Loreto.

Non è solo una questione di mancato rispetto della normativa sulle barriere architettoniche, quello che non possiamo accettare è anche l’indifferenza e le mancate risposte dell’amministrazione comunale, che per legge è tenuta a dare. Come è possibile che il comune di Loreto non risponda a quattro lettere di cui due del difensore civico regionale?

Noi crediamo che in un paese civile ci debba essere lo Stato di diritto, cioè uno Stato dove le regole siano rispettate in primis dalle istituzioni pubbliche, come i Comuni. Se in Italia ci fosse una giustizia corretta avremmo potuto far valere le nostre ragioni. Purtroppo temiamo che anche a causa della lentezza dei tempi della giustizia sarà difficile ma, nonostante tutto, diamo fiducia alla magistratura.

Comunque se c’è ancora qualcuno che come noi crede nella giustizia, nella legalità, nella trasparenza, nel diritto, nei diritti civili, nella libertà e nella democrazia, si faccia avanti e sostenga la nostra iniziativa».