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Furti, in carcere la banda che scassinava i parcometri

I Carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Osimo hanno proceduto a eseguire tre ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di un sodalizio criminale di origine rumena. Sono accusati di 56 colpi commessi anche a Sirolo, Numana e Ancona per un danno quantificato in circa 100mila euro

(da sinistra) il comandante della Stazione Carabinieri di Numana, Alfredo Russo, il maggiore Raffaele Conforti e il luogotenente Luciano Almiento della compagnia di Osimo
(da sinistra) il comandante della Stazione Carabinieri di Numana, Alfredo Russo, il maggiore Raffaele Conforti e il luogotenente Luciano Almiento della compagnia di Osimo

OSIMO – Non hanno fatto in tempo a essere scarcerati e ritornare in Romania perché i Carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Osimo questa mattina, 23 marzo, si sono recati a Montacuto per notificare l’ordinanza di custodia cautelare in carcere a tre cittadini rumeni, tutti accusati di associazione per delinquere finalizzata ai furti aggravati continuati in concorso ai danni di parcometri con l’aggravante di aver commesso più reati e con grave pericolo per l’incolumità pubblica. Si tratta di N.V., il capobanda di 35 anni, residente in Spagna, senza fissa dimora in Italia, pluripregiudicato, e i cugini O.A.C. e O.P.N., entrambi di 25 anni, un gruppo criminale itinerante che non aveva alcun problema a spostarsi nella parte centro settentrionale del territorio nazionale, che soggiornava durante le trasferte in affittacamere delle periferie per non essere oggetto di controllo. L’attività investigativa ha permesso di attribuire al sodalizio la responsabilità di 56 colpi, ognuno dei quali comprendeva dai due ai quattro parcometri scassinati, commessi in gran parte nel Centro-Nord Italia e precisamente nei Comuni delle province di Ancona, Macerata, Ascoli Piceno, Pesaro, Rimini, Livorno, Forlì-Cesena, Teramo, Brescia, Genova, Verona, Firenze, Lucca e Ravenna, per un danno complessivo di circa 100mila euro.

Le indagini scaturiscono dall’arresto in flagranza operato dagli stessi Carabinieri di Osimo quando furono inseguiti e fermati nella serata del 30 ottobre a Macerata, dopo aver forzato alcune colonnine dei parcometri in viale Trieste e in via Morbiducci, causando danni complessivi per cinquemila euro. Nella circostanza le fasi del fermo e successivo arresto non furono poi così facili: ci fu l’inseguimento di una potente Audi A6 di colore verde metallizzato con targa bulgara con a bordo i tre pregiudicati romeni che viaggiava a folle velocità. Gli operatori, dopo aver valutato e garantito la sicurezza personale e soprattutto degli utenti della strada, hanno proceduto a circondare e bloccare il veicolo e gli occupanti nei pressi dello svincolo autostradale di Civitanova Marche a seguito di una manovra “a tenaglia” dei Carabinieri del Norm di Osimo e della Stazione di Numana. Il giorno seguente gli stessi investigatori hanno proceduto a dare esecuzione e notifica del decreto di fermo di indiziato recludendoli a Montacuto. L’operazione “Parcometro” ha previsto attività tecniche e analisi di filmati di videosorveglianza comunali, da cui sono scaturiti specifici servizi di osservazione, controllo e pedinamento che hanno consentito una prima e parziale ricostruzione totale dei delitti consumati dal gruppo malavitoso rumeno tra Marche, Toscana ed Emilia Romagna.

Le indagini erano iniziate il 29 giugno a Sirolo quando i carabinieri della Stazione di Numana verbalizzavano una denuncia di furto aggravato sporta da un dipendente comunale, che denunciava il danneggiamento di cinque parcometri installati lungo le strade pubbliche del Comune da cui erano stati portati via tremila e 476 euro. Il 16 luglio i militari accertavano che con lo stesso “modus operandi” i malfattori erano ritornati a Sirolo e muniti di trapano professionale e un piede di porco erano riusciti a danneggiare altri cinque parcometri per portare via cinquemila e 600 euro. I carabinieri della Compagnia osimana, coordinati dal maggiore Raffaele Conforti e sotto la direzione del luogotenente Luciano Almiento, grazie anche ai filmati della videosorveglianza comunale, hanno individuato il veicolo sospetto e identificato tutti i malviventi responsabili. La banda era poi tornata nelle Marche compiendo sopralluoghi ai parcometri della Valmusone: erano a Osimo per ispezionare i parcometri prima di portarsi a Macerata dove sono stati inseguiti e arrestati in flagranza.

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