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Omicidio della pittrice, arrestati all’alba Simone e Giuseppe Santoleri

Padre e figlio sono stati prelevati dai carabinieri, dalla casa di Giulianova. È stata chiesta la custodia cautelare in carcere per grave quadro indiziario relativo all'omicidio di Renata Rapposelli. Sono stati portati in caserma dove li hanno raggiunti gli avvocati. «Sono tranquilli - dice l'avvocato Carradori - chiederemo di revocare la misura cautelare, soprattutto per Giuseppe che non è in condizioni di salute tali da poter rimanere in carcere»

Renata Rapposelli
Renata Rapposelli

GIULIANOVA – Giuseppe e Simone Santoleri sono stati arrestati all’alba. Il gip ha firmato la custodia cautelare in carcere per grave quadro indiziario. A cinque mesi dalla morte della pittrice Renata Rapposelli, si aggrava la posizione per padre e figlio. Alle 6 i militari hanno bussato alla loro porta. Dormivano. Sono stati portati in caserma. Sarebbero stati loro ad uccidere la donna, madre ed ex moglie dei due. I carabinieri li hanno portati in caserma a Giulianova dove sono arrivati anche gli avvocati Gianluca Carradori e Gianluca Reitano. Per le 11 è stata annunciata una conferenza stampa in Procura ad Ancona. Stando alle prime notizie sarebbero diverse le prove a loro carico: fondamentali i filmati che hanno inquadrato l’auto di padre e figlio verso il percorso per Tolentino, dove è stata trovata morta la pittrice, il 10 novembre scorso. Poco dopo le 8 Giuseppe e Simone sono stati portati nel carcere di Castrogno, a Teramo. «Sono tranquilli – dice l’avvocato Carradori – chiederemo di revocare la misura cautelare, soprattutto per Giuseppe che non è in condizioni di salute tali da poter rimanere in carcere». (Segue servizio aggiornato)

Gli avvocati Gianluca Reitano, Gianluca Carradori con Simone Santoleri ed Ezio Denti
Gli avvocati Gianluca Reitano, Gianluca Carradori con Simone Santoleri ed Ezio Denti (foto d’archivio)
Giuseppe Santoleri intervistato da Quarto Grado
Giuseppe Santoleri intervistato da Quarto Grado (foto d’archivio)

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