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Marche compatte al Tuttofood di Milano

Olio, pasta, vino, dolci e liquori regionali alla fiera che si apre domani nel capoluogo lombardo. 41 le aziende marchigiane, 35 delle quali provenienti dall'area del cratere sismico

Verdicchio

JESI – Al via domani il TuttoFood di Milano, la fiera internazionale del B2B dedicata al food & beverage in programma fino all’11 maggio. Quarantuno le aziende marchigiane che prenderanno parte all’iniziativa, coordinate dal nuovo polo enogastronomico Food Brand Marche e promosse dalla Regione Marche. Tra queste, sono 35 le imprese danneggiate dal terremoto che provengono dall’area del cratere e che sono ospitate gratuitamente da Fiera Milano. Olio, pasta, vino, dolci, liquori sono le principali categorie dell’agroalimentare marchigiano rappresentate in fiera, che vede la partecipazione unitaria dei principali consorzi del settore e di tutte le aziende vitivinicole provenienti da Matelica, che con il suo Verdicchio celebra quest’anno i 50 anni dalla nascita della doc.

Dice il direttore di Food Brand Marche, Alberto Mazzoni: «L’esperienza del terremoto ha avuto l’effetto positivo di serrare le fila attorno alla nostra economia agroalimentare – afferma Mazzoni -. Come a Vinitaly, le Marche si propongono infatti unite e convinte di poter superare con il lavoro ciò che è successo. E la partecipazione attiva a TuttoFood delle principali organizzazioni del settore lo dimostra: la Cciaa di Ascoli Piceno ha contribuito in modo decisivo alla rappresentanza dei produttori di olio, mentre per il vino i 2 consorzi regionali sono e saranno partner in una promozione che ha sempre più bisogno di un brand unico e unitario. E Fiera Milano, con il suo gesto, ci fa capire che non siamo soli in questo sforzo».

Delle 41 aziende che partecipano alla collettiva in un’area di circa 300mq (pad 10), 22 provengono dalla provincia di Ascoli Piceno, 15 dal maceratese, 2 da Ancona e da Fermo. Quattro le isole, con una interamente dedicata al Verdicchio di Matelica. Tra i settori di attività fa da traino il vino, con 23 imprese.

Secondo uno studio di Nomisma, il comparto dell’agroalimentare vale nelle Marche circa 2 miliardi di euro, conta su 43.000 imprese (28% del totale) e 70.000 occupati (11%) e presenta un valore aggiunto sull’economia regionale quasi doppio rispetto alla media nazionale. Una rete che poggia su oltre 28.000 aziende agricole e una superficie utilizzata (Sau) di 472.000 ettari – la metà dell’intera superficie della Regione – con una dimensione media (10,5 ettari) ben superiore a quella nazionale (7,9 ha).

Il nuovo polo Food Brand Marche aggrega sotto un unico marchio il mondo dell’agroalimentare regionale, con 13 soggetti fondatori che esprimono un valore di circa 439 milioni euro di fatturato e rappresentano il 40,2% del valore della produzione del settore.

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