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Le ali del “Gabbiano” per chi soffre di disturbi dell’alimentazione

L'associazione di Osimo, che si occupa di informazione, prevenzione e cura del disagio psicologico, ha raggiunto il traguardo dei primi tre anni di attività. Tanti i giovani incontrati e sostenuti

La mostra del "Gabbiano"
La mostra del "Gabbiano"

OSIMO – L’associazione “Il gabbiano onlus” di Osimo, che si occupa di informazione, prevenzione e cura del disagio psicologico e disturbi alimentari, ha raggiunto il traguardo dei primi tre anni di attività. Tante ragazze in età adolescenziale soffrono di anoressia e spesso non sanno a chi rivolgersi. Anche nella Valmusone ci sono diversi casi accertati, pochi ma non trascurabili tra i giovani di sesso maschile. Per tutti loro è nata una realtà che può davvero aiutarli. Fornire un sostegno a tutte le persone che si trovano a vivere una situazione di disagio psicologico personale o familiare connesso a disturbi del comportamento alimentare (dca) è proprio la finalità dell’associazione. Ce ne ha parlato la presidente Sabrina Cantori.

Come sta andando l’attività?
«Grazie all’impegno dei volontari, al talento che ognuna di noi mette a disposizione dell’altro stiamo facendo passi da gigante e strada facendo ci accorgiamo che è più quello che si riceve che quello che si dà».

A chi si rivolge l’associazione?
«L’associazione è formata da circa una ventina di soci ed è stata istituita a Osimo al civico 10 di via Bernini nel marzo 2014, in ricordo della giovane Elisa Caimmi scomparsa prematuramente a causa di disturbi legati all’alimentazione. La onlus si rivolge a tutte le persone che si trovano a vivere una situazione di disagio psicologico personale e familiare. Le finalità sono esclusivamente umanitarie e morali, senza fini di lucro».

Ci sono stati aiuti “reali”?
«Non una ma ben tre ragazze stanno uscendo dal tunnel dei disturbi alimentari e questo ci riempie il cuore di gioia, ci fa capire che la strada del cuore e la sola che valga la pena di essere intrapresa.  Nel corso di questi primi tre anni circa di attività il nostro punto di ascolto ha accolto e sostenuto circa 50 persone tramite le nostre tre psicologhe Rosalia Mannino, Melissa Bracaccini e Lucia Piccinini, specializzata in dca».

Dove incontrate i ragazzi?
«Molte volte nelle scuole. Sono stati un successo gli incontri nelle scuole inferiori e superiori di Osimo e dintorni. A gennaio solo al “Vanvitelli Stracca Angelini” incontreremo ben undici classi».

Come vi rapportate con l’altro?
«L’associazione dispone di un proprio punto di ascolto, dove ci sono volontari disponibili all’accoglienza e su appuntamento ed è possibile usufruire di incontri gratuiti e a prezzi sostenibili con psicologhe anche specializzate in disturbi alimentari. Inoltre, per essere accessibile a tutti e in qualsiasi momento, il “Gabbiano” ha messo a disposizione anche un punto di ascolto online nel sito www.associazioneilgabbiano.org».

L'associazione "Gabbiano"
L’associazione “Gabbiano”

Come avete festeggiato i tre anni di attività?
«Il 16 dicembre abbiamo inaugurato la mostra “I gabbiani” al civico 15 di via Lionetta, realizzata in collaborazione con il circolo fotografico Avis “Mario Giacomelli” di Osimo, con il patrocinio del Comune e il sostegno del Rotaract club di Osimo. Attraverso il percorso espositivo l’analogia tra i gabbiani e l’associazione è messa in luce attraverso le fotografie esposte e le installazioni che sono state inserite all’interno della mostra, che resterà aperta fino al 24 dicembre».

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