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Investire per non morire

Basta con la politica di austerità in Europa, far ripartire una stagione di grandi investimenti pubblici e privati, a partire dalle zone terremotate. Le parole d'ordine di Carmelo Barbagallo, segretario nazionale della UIL, a Jesi per la IX conferenza organizzativa del sindacato nelle Marche

da sin. Il segretario generale UIL Pensionati Romano Bellissima, il Segretario Generale UIL Marche Graziano Fioretti, il Sindaco di Camerino Gianluca Pasqui, il Segretario Generale UIL Carmelo Barbagallo, il Presidente di ADA Adriano Musi, il Presidente del Consiglio Regionale Antonio Mastrovincenzo

JESI, 4 aprile 2017 – In Italia si contano 110 miliardi di evasione, 60 miliardi di corruzione, 27 miliardi di usura e pizzo. Numeri da paura, quelli elencati questa mattina da Carmelo Barbagallo, segretario nazionale della UIL, a Jesi di fronte all’affollata platea riunita nell’auditorium dell’Hotel Federico II per la IX Conferenza di Organizzazione del sindacato nelle Marche. Sono, appunto, i numeri che affossano il sistema paese, e che si sommano agli effetti devastanti «di una politica di austerità imposta dall’Europa, che ci impedisce di ripartire», secondo Barbagallo, e sui quali il sindacato può giocare un ruolo importante, a patto che «si vada tra le persone, tra i lavoratori, tra i pensionati, tra i giovani, e si ricominci a parlare con loro».

Carmelo Barbagallo, segretario generale UIL

«Dai dati Istat diffusi oggi – ha detto Carmelo Barbagallo – apprendiamo che nel 2016 è aumentato il potere d’acquisto delle famiglie. Questi dati ci dicono che ha dato frutto la nostra determinazione nel far ripartire lo scorso anno il rinnovo dei contratti in tutti i settori. Ci attendono ora altri rinnovi, nei servizi, nel manifatturiero e nel pubblico impiego. Siamo un Paese in cui il 70% delle imprese lavora per il mercato interno, e se i pensionati ed i lavoratori non hanno potere d’acquisto queste aziende chiudono, e i nostri giovani fuggono all’estero». Secondo il segretario generale della Uil bisogna «far ripartire i consumi: i contratti sono importanti ma dobbiamo anche far ripartire una stagione di nuovi investimenti, pubblici e privati, a iniziare da quelli per la messa in sicurezza del territorio. Diciamo basta ad una politica di austerità che sta distruggendo il popolo europeo. Nell’anniversario dei 60 anni della Carta di Roma dobbiamo dire che non è questa l’Europa che i nostri padri sognavano, e non è questa l’Europa da lasciare ai nostri figli».

Larga eco, nella discussione assembleare, ha avuto il tema del terremoto in una regione già massacrata dalla crisi del manifatturiero. Pochi giorni fa, i Comuni colpiti dal sisma sono tornati a protestare, in particolare sul fatto che il decreto terremoto non ha considerato l’istituzione di una no tax area per le attività produttive e i residenti del cratere sismico. Per Carmelo Barbagallo «occorre integrare il decreto con nuove misure che non consentano la ripresa delle tassazioni tutta in un momento, come è accaduto in altre regioni d’Italia», e inserire «agevolazioni che consentano una reale ripresa dell’economia dei territori colpiti dal terremoto». «Basterebbe investire la metà dei soldi che occorrono per riparare i danni – ha detto – per rimettere in sicurezza il territorio. Occorre ridare fiato all’economia attraverso la ripresa dell’attività edilizia, che non è cementificare ma, appunto, mettere in sicurezza».

Per la Uil Marche, la IX Conferenza organizzativa ha rappresentato una sorta di ceck-in sullo stato di salute del sindacato nella regione. Lungo ed animato il dibattito, molte le voci a partire da quella del segretario delle Marche, Graziano Fioretti, in particolare focalizzata sul dramma del terremoto. «Oggi per le ingenti risorse messe a disposizione dall’Unione Europea e dal Governo Italiano – ha sottolineato Fioretti – questa sciagura deve trasformarsi in opportunità. Occorre programmare nella nostra regione un intervento strategico, nel segno della sostenibilità e dell’innovazione, che si ponga l’obiettivo della rinascita dell’Appennino centrale, che funga da traino e sfida con il coinvolgimento dell’intero apparato produttivo regionale». Per Fioretti le scelte della politica regionale rappresentano uno snodo centrale: «Ci chiediamo – ha affermato – l’attuale Giunta è in grado, sta facendo, ha intenzione di coinvolgere e organizzare una risposta sistematica alla crisi in atto e alle opportunità che sopra ricordavo? Se il buongiorno si vede dal mattino abbiamo molte riserve. Diciamo questo sulla scorta di una carenza di confronto, non certo imputabile a noi, sulla stragrande maggioranza degli argomenti di interesse di coloro che noi come UIL rappresentiamo». Una forte critica, dunque, dei rapporti che il sindacato confederale ha con l’attuale giunta regionale.

Graziano Fioretti, segretario UIL Marche

Dopo la relazione introduttiva si è svolta la cerimonia di consegna del centro sociale che l’ADA – l’Associazione per la Difesa degli Anziani della UIL – rappresentata dal Presidente Adriano Musi ha donato al Comune di Camerino rappresentato dal sindaco Gianluca Pasqui. Una struttura di 120 mq che verrà realizzata nella zona Vallicelle di Camerino, uno dei quartieri più popolosi della città, ma anche più colpiti dal terremoto. Il centro sarà gestito dall’ADA con attività quotidiane di incontro e socializzazione per la popolazione, non solo quella anziana, e iniziative che saranno promosse dalla presidente di ADA Marche Nirvana Nisi.

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