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Ginnasta muore a 19 anni dopo una malattia scoperta 11 mesi fa

Dolore nel mondo sportivo per la morte di Nicholas Candi, 19 anni, strappato al futuro da una malattia scoperta appena undici mesi fa. Era un atleta dell'Associazione Ginnastica Giovanile Ancona, impegnata nel campionato di serie A1. Il suo allenatore: «Un ragazzo speciale, nei modi, nella costanza e nella pazienza nell'ottenere i risultati»

Nicholas Candi durante una gara
Nicholas Candi (primo a sinistra) durante la promozione in serie A

ANCONA – Leggero sulle parallele, nel volteggio, nel corpo libero. Le sue specialità che curava da quando aveva 7 anni. Inseguiva i sogni e le passioni, con garbo e con quella timidezza che lo hanno fatto apprezzare come atleta e nella vita. Dolore nel mondo sportivo per la morte di Nicholas Candi, 19 anni, strappato al futuro da una malattia scoperta appena undici mesi fa. Nicholas era un atleta dell’Associazione Ginnastica Giovanile Ancona, attualmente impegnata nel campionato di serie A1. Grazie a lui l’associazione era finita nei campionati di serie B e poi in A2. Il ginnasta è morto sabato pomeriggio (2 dicembre) all’ospedale di Torrette, dove era ricoverato da ottobre. Il prossimo 22 dicembre avrebbe compiuto 20 anni. Un dolore immenso per la sua famiglia, la sua squadra, il suo allenatore che lo seguiva da dodici anni. «Ho avuto l’onore di conoscerlo – dice Riccardo Pallotta – fin dal suo primo ingresso in palestra. Un ragazzo speciale, nei modi, nella costanza e nella pazienza nell’ottenere i risultati. Nel 2015 aveva partecipato ad una gara e grazie al suo risultato siamo riusciti a qualificarci prima in serie B e poi in A2. Era bello Nicholas, preciso, sempre molto determinato nella preparazione per uno sport che amava e dimostrava di amare. Mai spavaldo, sempre molto umile. Per me un grande esempio». In palestra al Palarossini andava tutti i giorni e si allenava per quattro ore fin quando l’arrivo della malattia, scoperta a gennaio, lo ha tenuto lontano da quello che amava di più, i suoi attrezzi.

«Crederci sempre, arrendersi mai», era il motto di Nicholas che fino all’ultimo ha lottato per la sua vita tornando anche ad allenarsi. Le prime avvisaglie che qualcosa nella sua salute non andava sono arrivate in palestra. Sottoposto ad un ciclo di cure a luglio era riuscito a tornare ad allenarsi, per una settimana. Poi di nuovo la malattia che ha lasciato amici e parenti piombare nel dolore. Nicholas si allenava sulle parallele, nel corpo libero e nel volteggio, alcune delle discipline della ginnastica artistica che aveva scelto di perfezionare. A settembre era riuscito anche a diplomarsi all’istituto d’arte Mannucci, sostenendo l’esame finite le cure mediche. Un’azienda lo aveva già scelto per prenderlo a lavorare come orafo. A scuola era bravo come nella ginnastica. Oggi pomeriggio (4 dicembre) l’ultimo saluto alla chiesa delle Grazie dove la messa è stata officiata da don Franco Marchetti. «Era un ragazzo che veniva in oratorio – lo ricorda il parroco – molto attivo e sempre educato. Aveva partecipata anche a diversi campi scuola». Il 19enne lascia il fratello Mattia, di 22 anni, la mamma Sabrina e il papà Franco.

L’Associazione Ginnastica Giovanile Ancona si sta già impegnando per dedicargli un trofeo nel prossimo campionato. Il 21 dicembre, in occasione del saggio natalizio che si terrà al Palarossini, Nicholas sarà ricordato dalla sua squadra che organizzerà una iniziativa per rendergli omaggio.

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