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Futuro della Pneumologia a Osimo, si scende in piazza

La Pneumologia dell'ospedale "Ss. Benvenuto e Rocco" di Osimo chiude, anzi no. Il dibattito politico cittadino si infervora sul tema e intanto domani, lunedì 19, le Liste civiche scendono in piazza per una manifestazione pacifica

L'ospedale "Ss. Benvenuto e Rocco" di Osimo
L'ospedale "Ss. Benvenuto e Rocco" di Osimo

OSIMO – C’è un documento stilato dalla direzione medica di presidio di Jesi in cui si legge che, per garantire la continuità assistenziale dei pazienti affetti da patologie di ordine pneumologico e le ferie estive del personale medico dei nosocomi di Jesi e Osimo, è stato effettuato un confronto tra i due presidi per dare risposte. Le degenze pneumologiche sono in fase di trasferimento a Jesi da sabato scorso perché quell’ospedale è più adeguato tecnologicamente ma solo fino al 17 settembre. Le Liste civiche osimane però non ci vedono chiaro: quelle dimissioni sarebbero preludio, dicono, alla chiusura del reparto come è successo per la Maternità, così hanno deciso di organizzare una manifestazione per domani sera, lunedì 19.

«L’ospedale perde un altro reparto importante. Domani alle 21.30 invitiamo tutti coloro che hanno a cuore le sorti dell’ospedale di Osimo alla manifestazione pacifica in piazza Boccolino. In silenzio ci stringeremo la mano per protestare contro la chiusura del reparto di Pneumologia e dell’ospedale, senza paura delle loro rivendicazioni».
L’invito del consigliere comunale Dino Latini delle Liste civiche gira già da ieri sera per richiamare quanti più osimani possibili.

Il sindaco Simone Pugnaloni replica: «Pneumologia non chiude. La collaborazione tra ospedali che dipendono dall’Area Vasta 2 nel periodo delle ferie prevede che gli stessi si interscambino il personale medico. Per tale ragione durante l’estate alcuni medici della Pneumologia di Osimo aiuteranno Jesi e alcuni chirurghi da Jesi verranno a operare a Osimo. I posti letto rimangono gli stessi, sarà il reparto di Medicina ad aiutare i malati con problemi respiratori e comunque uno pneumologo ci sarà sempre. Intanto durante l’estate Inrca e Asur termineranno di mettere a punto il progetto di integrazione e l’Area Vasta 2 metterà a bando il primo stralcio dei lavori di ampliamento del pronto soccorso. Dispiace l’allarmismo degli avversari che ancora dichiarano palesemente di preferire la sanità privata (ospedale della provvidenza) a quella pubblica».

Al dibattito che scalda la giornata si aggiunge anche l’intervento del consigliere comunale della Sinistra Fabio Pasquinelli: «A Osimo la Regione e il Pd chiudono l’ospedale pezzo per pezzo. Il sindaco racconta che si tratta di collaborazione tra gli ospedali dell’Area Vasta 2 ma la sua amministrazione ha portato Osimo fuori dalla stessa accorpando l’ospedale all’Inrca di Ancona. Dopo Ostetricia e Ginecologia anche Pneumologia si trasferisce a Jesi, una logica conseguenza delle decisioni assunte dalla maggioranza. La mobilitazione delle Liste latiniane, alleate in Regione con il Pd di Spacca e Merloni, è una presa in giro perché le stesse, blaterando di “ospedale della provvidenza” e contemporaneamente sostenendo il progetto ospedale di rete nel nuovo Inrca all’Aspio, hanno aperto la strada alla chiusura del nosocomio osimano. Noi ci impegniamo a costruire un nuovo ospedale pubblico gestito direttamente dai comuni della Valmusone».

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