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Fusione tra ospedale di Osimo e Inrca, “salvi” i dipendenti

Fp Cgil e Cisl Fp ritengono che si tratti di un importante risultato che risponde alla richiesta più volte avanzata di consentire il diritto di opzione al personale. Sulla sanità locale però non si placano le tensioni

L'ospedale di Osimo
L'ospedale di Osimo

OSIMO – In queste ore è stato affrontato in maniera approfondita sul tavolo sindacale dell’Area Vasta 2 il trasferimento del personale nella procedura di fusione per incorporazione dell’ospedale di Osimo “Ss. Benvenuto e Rocco” nell’Inrca. Fp Cgil e Cisl Fp ritengono che si tratti di un importante risultato che risponde alla richiesta più volte avanzata di consentire il diritto di opzione al personale. L’operazione riguarda 217 operatori dell’ospedale osimano, di cui 49 resteranno all’Area Vasta 2 perché le funzioni da loro svolte sono esercitate essenzialmente per l’attività territoriale, 168 transiteranno invece all’Inrca rimanendo a operare all’ospedale di Osimo per consentirne il funzionamento sotto la nuova proprietà. L’accordo prevede che ai 168, prima del passaggio che avverrà il primo gennaio, venga data la possibilità di rimanere dipendenti dell’Area vasta 2 attraverso un bando di mobilità interna su posti presenti nel territorio dell’ex zona 7 (da Loreto ad Ancona fino Chiaravalle). Chi dovesse partecipare al bando, che sarà attivato immediatamente nel mese di dicembre, e dovesse accettare la destinazione assegnata, sarà sostituito nella propria attività con altro personale per mantenere operativo il presidio ospedaliero. Per quanti passeranno alle dipendenze dell’Inrca non ci saranno mutamenti né di stipendio né di trattamento previdenziale o normativo. L’Inrca infatti è un ente del servizio sanitario esattamente come l’Area vasta. In una prima fase l’elaborazione stessa degli stipendi, così come altri servizi di approvvigionamento o di natura informatica, sarà garantita dall’Asur.

Le tensioni non diminuiscono però attorno al presidio: il Movimento cinque stelle cittadino ad esempio, come per Castelfidardo, ha organizzato una manifestazione per sabato 16 dicembre alle 10.30 di fronte all’ospedale di Osimo per protestare contro i disservizi, tra cui, come nella vicina città, la paventata chiusura del cup.

Problemi sulla sanità ci sono anche in Riviera. Il circolo Pd di Sirolo si è incontrato ieri, 6 dicembre, con il nuovo segretario provinciale Giancarlo Sagramola, che ha ascoltato tutte le istanze sintetizzate dal segretario locale Pierpaolo Paoloni. All’attenzione del partito provinciale sono state portate numerose questioni di grande rilevanza, a parere del circolo cittadino, tra cui l’importanza del presidio dell’ex ospedale “San Michele” su cui va fatta sintesi tra le esigenze del Comune di Sirolo e dell’Asur per garantire la prosecuzione dei servizi sul territorio che riguardano anche il Comune di Numana. Legato a questo aspetto il circolo di Sirolo ha espresso anche interesse verso gli altri temi che riguardano la riorganizzazione della sanità in tutta la zona a sud di Ancona, chiedendo espressamente un incontro a tema con gli altri circoli di zona.

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