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Quadrilatero: salvi i posti di lavoro, ma nessuna data sul riavvio dei cantieri

Buone notizie a metà per la vertenza Astaldi, contraente generale per il maxi-lotto n. 2 del progetto Quadrilatero. L'azienda ha ritirato la procedura di mobilità. Concessa la cassa integrazione straordinaria

Nella foto: da sin. Andrea Casini, Luca Tassi e Daniele Boccetti
Nella foto: da sin. Andrea Casini, Luca Tassi e Daniele Boccetti

FABRIANO – Sospiro di sollievo per i destini personali dei 48 lavoratori dei cantieri di Fabriano della Astaldi, Borgo Tufico e Cancelli. Ma ancora dubbi su quando riprenderanno i lavori. La soddisfazione dei sindacati di categoria.

Buone notizie a metà per la vertenza Astaldi, contraente generale per il maxi-lotto n. 2 del progetto Quadrilatero, ammessa al concordato preventivo in continuità aziendale. Nell’incontro di questa mattina in Regione, fra azienda e sindacati di categoria, Fillea, Filca e Feneal, rappresentati rispettivamente da Daniele Boccetti, Luca Tassi e Andrea Casini, la buona notizia. La Astaldi ha ritirato la procedura di mobilità che era stata aperta il 18 giugno scorso.

Si chiude così una vicenda durata cinque mesi, partita con una richiesta di 59 esuberi poi scesi a 48 unità, che sembrava ormai destinata a concludersi con un licenziamento collettivo e un mancato accordo. «Grazie all’impegno profuso dal sindacato di categoria e con il coinvolgimento delle Istituzioni, grazie allo sblocco di alcune risorse ferme al Cipe, nonostante la procedura di concordato arrivata il 27 settembre, si può guardare con ottimismo alla ripartenza dei lavori con un organico completo con le professionalità necessarie», si legge nella nota sindacale.

Dopo 32 ore di sciopero, un fermo cantiere, manifestazioni in Comune e sulla SS76, incontri con le istituzioni a tutti i livelli, i lavoratori hanno finalmente ottenuto piena soddisfazione.

«La cassa integrazione straordinaria (chiesta e ottenuta), alcuni pensionamenti e la mobilità volontaria in specifici casi, consentiranno la gestione di questo e altri cantieri Astaldi sparsi per l’Italia. Da domani mattina continueremo a impegnarci con la massima attenzione per la ripartenza dei cantieri per un’opera di qualità che consenta al territorio fabrianese da uscire da quel tunnel nel quale sembra sprofondato. Rimane una grande vittoria del sindacato unitario e dei lavoratori che hanno respinto i licenziamenti e si sono adoperati per assicurare il normale svolgimento dell’attività lavorativa e il proseguimento di un’opera vitale per il destino di tutta la Regione», si conclude la nota a firma congiunta dei sindacati di categoria.

«La Astaldi – ha comunicato l’assessore al Lavoro Loretta Bravi – ha richiesto la cassa integrazione per 11 siti produttivi su tutto il territorio nazionale e ha quindi ritirato la procedura di mobilità per i 59 lavoratori impiegati nelle Marche. Per quanto riguarda i lavori sulle strade, il Cipe ha approvato, il 25 ottobre scorso, la perizia della variante 6 della SS76 ultimo tratto in relazione all’ Asse viario Marche – Umbria e Quadrilatero Maxilotto 2 ed il progetto definitivo del 3° e 4° stralcio della Pedemontana delle Marche. Appena concluso l’iter l’azienda comunicherà la ripresa dei lavori nei cantieri», la nota diffusa dalla Regione che chiarisce come ancora oggi non sia possibile ipotizzare la data di riavvio dei cantieri. Dunque, una vittoria a metà, seppur importante.

L’obiettivo ora resta quello di evitare il rischio incompiuta per il progetto Quadrilatero relativo al tratto Fabriano-Serra Sa Quirico della SS. 76 e alla Pedemontana delle Marche Fabriano-Muccia.

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