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Fabriano: Doppio summit dei sindacati su Tecnowind e JP Industries

Quest’oggi, 21 marzo, doppio summit fra sindacati e aziende di Fabriano. Si è iniziato questa mattina, quando i rappresentanti di Fiom-Fim-Uilm hanno incontrato il curatore fallimentare della Tecnowind, Simona Romagnoli

Lo stabilimento della JP Industries

FABRIANO – Nuovo bando per la Tecnowind. Incontro fiume per la JP Industries. Ennesima giornata con il fiato sospeso per Fabriano e due importanti realtà industriali.

Quest’oggi, 21 marzo, doppio summit fra sindacati e aziende di Fabriano. Si è iniziato questa mattina, quando i rappresentanti di Fiom-Fim-Uilm hanno incontrato il curatore fallimentare della Tecnowind, Simona Romagnoli. Le parti sociali hanno chiesto quali passi si intendono portare avanti dopo che il bando per l’affitto dell’azienda operante nel settore delle cappe e piani cottura, è andato deserto.

Il curatore fallimentare ha prospettato essenzialmente due ipotesi. La più accreditata sembra, al momento, quella che porta dritta alla pubblicazione di un nuovo bando, ma questa volta non per l’affitto del complesso industriale, bensì per la vendita. La seconda strada, invece, porterebbe sempre alla pubblicazione di un nuovo bando per l’affitto, andando a incidere – diminuendolo – sul costo dell’affitto mensile e sulle garanzie richieste, polizze di fidejussione in primis. Il curatore fallimentare ha assicurato che, entro breve tempo, si confronterà con il giudice che ha decretato il fallimento della Tecnowind di Fabriano, e poi comunicherà la scelta definitiva. Non dovrebbe trascorrere molto tempo.

Ieri pomeriggio, summit anche per la JP Industries. I sindacati hanno incontrato il patron, Giovanni Porcarelli, per capire se un accordo fra la newco – che ha acquisito il comparto bianco della ex Antonio Merloni riassumendo 700 dipendenti, equamente distribuiti fra Marche e Umbria, con i tre stabilimenti, di cui due a Fabriano: Santa Maria e Maragone, e uno in Umbria, a Gaifana – e le banche si possa trovare a breve. In pratica, Porcarelli avrebbe pronto il piano industriale, ma non i fondi per implementarlo, circa 20 milioni di euro.

Linee di credito che le banche stanno faticando ad aprire per la JP, anche per via del lungo iter giudiziario che si è trascinato per anni e che, alla fine, ha visto soccombere proprio gli istituti di credito. Comunque sia, il faccia a faccia si è protratto per diverse ore, pochi i particolari che trapelano, ma – da quello che avrebbe riferito Porcarelli – sembra che possano esserci spiragli per un possibile accordo fra le parti. Sarà, tuttavia, una corsa contro il tempo, visto che ci sono in scadenza gli ammortizzatori sociali per gli operai, a fine anno.

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