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Fabriano, approvato documento all’unanimità per istituire un tavolo permanente sul lavoro

Nella seduta di ieri, 21 novembre, del consiglio comunale cittadino, maggioranza e opposizioni hanno trovato l'accordo per l'approvazione, all'unanimità, di un documento che possa portare anche alla richiesta dell'istituzione dell'area di crisi industriale complessa

Consiglio comunale di Fabriano, i gruppi di opposizione

FABRIANO – Il tema del lavoro protagonista della seduta del consiglio comunale di Fabriano. Ieri, dopo ampia discussione, approvato un documento congiunto, sottoscritto anche dai sindacati e dalle associazioni di categoria. E quindi da sottoporre agli altri Sindaci del comprensorio per acquisire ulteriore forza in sede di contrattazione. Ieri, 21 novembre, è tornata a riunirsi l’Assise civica di Fabriano. Un unico punto posto all’ordine del giorno: elaborazione di un documento condiviso sul tema Lavoro/occupazione/area di crisi complessa. All’inizio della seduta sono stati presentati due documenti distinti, uno dalla maggioranza e l’altro firmato da tutti i gruppi di opposizione. «Nel nostro ordine del giorno ho elencato tutti gli aspetti che giustificano la necessità che si intervenga subito: numeri dei disoccupati, varie crisi industriali, situazione di difficoltà di coloro che hanno la Partita Iva, il rischio ulteriore di ridimensionamento della ferrovia, tolto l’accreditamento al centro per l’impiego cittadino per effettuare formazione, la camera di commercio chiusa da ottobre per carenza di personale, a rischio la permanenza dell’ufficio dell’Inps, le difficoltà dovute alle conseguenze post-sisma. Un quadro che merita attenzione da parte della Regione per avviare un percorso che veda da parte nostra unità di intenti per richiedere interventi subito, immediati», le parole del sindaco, Gabriele Santarelli. Nel documento delle opposizioni «si impegna il presidente del Consiglio comunale, il Sindaco e la conferenza dei Capigruppo consiliari affinché promuovano, attraverso un tavolo di confronto permanente con i diversi livelli istituzionali della Regione Marche, la costruzione di un processo che predisponga i percorsi e le linee di intervento per azioni congiunte di carattere locale, regionale, interregionale e nazionale, ivi compreso il riconoscimento dello status di area di crisi industriale complessa». Dopo gli interventi dei rappresentanti delle parti sociali e delle associazioni di categoria, c’è stata una sospensione di quindici minuti per arrivare a un documento congiunto. In gran parte è stato approvato il documento presentato congiuntamente dalle opposizioni consiliari con un’aggiunta nel finale dove sono stati inseriti i sindacati e le associazioni di categoria fra i partecipanti al tavolo permanente. «Richiedano, come atto finale del percorso di confronto nel tavolo permanente, la convocazione della seconda commissione consiliare permanente dell’assemblea consiliare della Regione Marche, in seduta straordinaria, da tenersi a Fabriano nel più breve tempo possibile e che dovrà avere l’obiettivo di elaborare un documento condiviso da sottoporre prima al consiglio regionale e, quindi, ai Ministeri competenti». Il documento approvato all’unanimità dei presenti e sottoscritto dai sindacati e dalle associazioni di categoria. «Esprimiamo grande soddisfazione per la conclusione del Consiglio Comunale sul lavoro dove la proposta congiunta della minoranza è stata accolta con le integrazioni dei sindacati e della maggioranza. Un risultato che ci eravamo prefissi, una soluzione condivisa da parte di tutto il Consiglio che aprirà una fase nuova e fondamentale per la soluzione della crisi lavorativa che ci ha colpito. Il tavolo regionale sul lavoro è lo strumento giusto per centrare gli interventi da attuarsi sul territorio sia di breve che di medio termine, sia di carattere locale che regionale e nazionale, anche per ottenere i primi risultati in attesa di avere riscontri sullo status di area di crisi industriale complessa. Continueremo ad impegnarci per proseguire questo percorso unitario, perché sul lavoro non esistono bandiere o colori politici», il commento unanime delle opposizioni consiliari.

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