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Riesame per il presunto untore dell’Hiv, Claudio Pinti ancora in carcere

Dopo la richiesta della difesa, sulla scarcerazione dell'autotrasportatore di Montecarotto che avrebbe fatto sesso non protetto pur sapendo di essere sieropositivo, nessuna pronuncia del collegio. Si va verso il rigetto

Claudio Pinti

ANCONA – Chiesta la scarcerazione per Claudio Pinti ma si va verso il rigetto sull’esito dell’udienza al Riesame che si è tenuta oggi davanti al collegio dei giudici. Il 35enne autotrasportatore, di Montecarotto, presunto untore dell’Hiv, è ancora in carcere a Montacuto. Il ricorso presentato dai suoi avvocati sarebbe stato respinto. Dopo l’udienza al tribunale del Riesame non è arrivata nessuna comunicazione ai legali, fino al pomeriggio di oggi. Un silenzio che non fa ben sperare. La difesa aveva chiesto la scarcerazione perché non sussisterebbero gravi indizi di colpevolezza. Non ci sarebbero prove che Pinti abbia contagiato l’ex fidanzata, la donna che ha scoperto di essere sieropositiva dopo una relazione con lui e che l’ha denunciato facendo partire una indagine fino all’arresto del 12 giugno scorso. Sull’epoca del contagio di Pinti e la relazione del contagio alla ex fidanzata la Procura aveva incaricato un infettivologo per i riscontri ma la difesa ha bloccato tutto riservandosi di chiedere nel merito un incidente probatorio.

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