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Crac Banca Marche, tre verranno giudicati in abbreviato

Il collegio dei sindaci ha chiesto, nel corso dell'udienza preliminare di oggi, di essere giudicato con il rito abbreviato per il default miliardario dove sono imputati per bancarotta fraudolenta, false comunicazioni societarie e falso in prospetto insieme ad altri 13. La richiesta è arrivata, tramite il loro avvocato, da Franco D'Angelo, Piero Valentini e Marco Pierluca

L'ex quartier generale di Banca delle Marche a Jesi, ora Ubi Banca
L'ex quartier generale di Banca delle Marche a Jesi, ora Ubi Banca

ANCONA – Il collegio dei sindaci verrà giudicato con il rito abbreviato che, in caso di condanna, ridurrà la pena di un terzo. È la richiesta avanza al giudice Carlo Cimini e poi ottenuta oggi nel corso dell’udienza preliminare per il crac Banca Marche, da tre dei 16 imputati nel procedimento del default miliardario (tra ex dirigenti ed ex amministratori) per reati che vanno dalla bancarotta fraudolenta alle false comunicazioni societarie e falso in prospetto. Per tutti a febbraio c’era stata la richiesta di rinvio a giudizio (leggi l’articolo).
Procederanno quindi con il rito alternativo, difesi dall’avvocato Salvatore Santagata, Marco Pierluca, 60 anni, di Senigallia, componente del collegio sindacale di Banca Marche dal 27 aprile 2006 fino al 27 aprile 2012 e componente del collegio sindacale di Medioleasing dal 21 maggio 2012 al 19 febbraio 2014, Franco D’Angelo, 71 anni, di Pesaro, componente del collegio sindacale di Banca Marche fino al 27 aprile 2012 e presidente del collegio sindacale di Medioleasing dal 21 maggio 2012 al 19 febbraio 2014 e Piero Valentini, 79 anni, di Morrovalle, presidente del collegio sindacale di Banca Marche dal 27 aprile 2016 al 27 aprile 2012.
Il legale dei tre imputati aveva chiesto l’abbreviato condizionato alla relazione del consulente di parte che voleva depositare oggi ma la produzione del documento non è stata ammessa. Nel rito alternativo cercherà di dimostrare alle accuse del pool dei pm Andrea Laurino, Serena Bizzarri e Marco Pucilli, che i tre sindaci non sono penalmente responsabili di quando accaduto in Banca Marche.
L’udienza di oggi è proseguita sentendo le repliche di altre due difese. Assente in aula l’avvocato dell’ex dg Massimo Bianconi, Renato Borzone, e sulla quale il giudice ha espresso contrarietà commentando che se mancherà ancora nominerà per l’imputato un difensore d’ufficio.
Prossime udienze il 24 aprile e l’8 maggio, quando termineranno le repliche delle difese e si fisserà l’udienza per l’abbreviato.

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