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Contro la povertà arriva il Reddito di inclusione. Cos’è e a chi spetta

Il beneficio economico a cui si avrà diritto varia in base al numero dei componenti del nucleo familiare e dipende dalle risorse economiche già possedute. Può andare da 187 euro fino a 485 euro mensili

ANCONA – Il Reddito di inclusione (Rei) verrà erogato a partire dal 1° gennaio 2018. Si tratta di una misura di contrasto alla povertà dal carattere universale, condizionata alla valutazione della condizione economica. Il Rei sarà esteso ed incrementato nell’importo con modifiche dei parametri attraverso il Piano triennale di lotta alla povertà. Dal 1° gennaio 2018 tale misura andrà a sostituire il Sia (Sostegno per l’inclusione attiva) e l’Asdi (Assegno di disoccupazione). Di cosa si tratta lo spiega Adiconsum Marche.

Il Rei si compone di due parti:

1. un beneficio economico, erogato mensilmente attraverso una carta di pagamento elettronica (Carta REI);

2. un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa volto al superamento della condizione di povertà, predisposto sotto la regia dei servizi sociali del Comune.

I beneficiari sono le famiglie in possesso di diversi requisiti. Questi:
Requisiti di residenza e soggiorno
Il richiedente deve essere congiuntamente:
-cittadino italiano o comunitario o suoi familiari che siano titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, titolari di protezione internazionale (es. asilo politico);
-residente in Italia, in via continuativa, da almeno due anni al momento della presentazione della domanda.

Requisiti familiari
Il nucleo familiare deve trovarsi in almeno una delle seguenti condizioni:
-presenza di un minore di 18 anni;
-presenza di una persona con disabilità e di almeno un suo genitore o un suo tutore;
-presenza di una donna in stato di gravidanza accertata (la documentazione medica, attestante lo stato di gravidanza e la data presunta del parto, è rilasciata da una struttura pubblica. La domanda può essere presentata non prima di quattro mesi dalla data presunta del parto);
-presenza di un componente di età pari o superiore a 55 anni, che si trovi in stato di disoccupazione per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale, ed abbia cessato da almeno tre mesi di beneficiare dell’intera prestazione per la disoccupazione, o se non ha diritto, di conseguire alcuna prestazione di disoccupazione per mancanza dei necessari requisiti, si trovi in stato di disoccupazione da almeno tre mesi;
-si considerano in stato di disoccupazione anche i lavoratori il cui reddito da lavoro dipendente o autonomo corrisponde ad un’imposta lorda pari o inferiore alle detrazioni spettanti secondo legge (incapienti).

Requisiti economici
Il nucleo familiare deve essere in possesso congiuntamente di:
-Isee in corso di validità non superiore a 6mila euro;
-Isre (l’indicatore reddituale dell’Isee, ossia l’Isr diviso la scala di equivalenza, al netto delle maggiorazioni) non superiore a 3mila euro;
-patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20mila euro;
-patrimonio mobiliare (depositi, conti correnti) non superiore a 6 mila euro, accresciuta di 2.000 euro per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino ad un massimo di 10.000 euro.

Altri requisiti
Per accedere al Rei è inoltre necessario che ciascun componente del nucleo familiare:
-non percepisca già prestazioni di assicurazione sociale per l’impiego (NASPI) o altri ammortizzatori sociali di sostegno al reddito in caso di disoccupazione involontaria;
-non possieda autoveicoli e/o motoveicoli immatricolati la prima volta nei 24 mesi antecedenti la richiesta (sono esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità);
-non possieda navi e imbarcazioni da diporto.

Il beneficio economico a cui si avrà diritto varia in base al numero dei componenti del nucleo familiare e dipende dalle risorse economiche già possedute dal nucleo medesimo e può andare da € 187,00 fino a € 485,00 mensili, a seconda della presenza dei vari requisiti.

In particolare, il valore del beneficio massimo mensile è ridotto nel caso in cui la famiglia percepisca altri trattamenti assistenziali ( ad esclusione a titolo di esempio, dell’indennità di accompagnamento), o se i componenti del nucleo familiare percepiscono altri redditi.

Il beneficio viene concesso per un periodo massimo di 18 mesi e, se necessario, potrà essere rinnovato per ulteriori dodici mesi. In tal caso, la richiesta di rinnovo potrà essere inoltrata non prima di sei mesi dall’erogazione dell’ultima mensilità.

Per fruire del Rei occorre avere una attestazione Isee in corso di validità. Poiché l’Isee ordinario scade a gennaio di ogni anno, al fine di evitare la sospensione del beneficio:
-chi presenta la domanda per il Rei nel mese di dicembre 2017 dovrà rinnovare l’ISEE entro marzo 2018 (anzichè entro il 15 gennaio);
-coloro che presentano la domanda per il Rei dal 1° gennaio 2018, dovranno essere già in possesso dell’attestazione Isee 2018.

Il versamento del beneficio decorre dal mese successivo alla richiesta.

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