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Cabine balneari negate al Fortino, l’hotel fa ricorso al Tar e vince

L'albergo-ristorante di Portonovo si è rivolto al tribunale amministrativo dopo che Comune e Sovrintendenza avevano espresso parere negativo su diverse migliorie effettuate nella struttura. Bocciata solo la copertura del terrazzo

Il Fortino Napoleonico

ANCONA – Negata la piscina ma potrà tenere le cabine balneari per la clientela. Il Fortino Napoleonico di Portonovo ricorre al Tar dopo il no di Comune e Sovrintendenza ad alcune migliorie effettuate alla struttura, nel corso degli anni, e per le quali aveva chiesto condoni e sanatorie mai concesse. Tra queste c’era stata anche la realizzazione di cabine, in legno, poste sotto la vegetazione e ad impatto zero con l’ambiente e il paesaggio. Per il Tar sono regolari. Il ricorso era stato presentato dalla società della struttura ricettiva, la Società Immobiliare Alberghiera Turistica (Siat), attraverso l’avvocato Gabriele Gusella. La sentenza è uscita nei giorni scorsi. Lo stesso tribunale amministrativo, in un’altra recente sentenza, aveva invece bocciato il ricorso sempre del Fortino Napoleonico dopo il no del Comune al quale si era rivolto per chiedere l’autorizzazione a realizzare una piscina all’interno della corte dell’hotel-ristorante (leggi l’articolo).

Oltre che per le cabine, l’ultimo ricorso era stato anche per la modifica della recinzione esistente sostituita con pannelli grigliati più somiglianti alle inferiate poste a protezione delle finestre, per il rifacimento del manufatto adibito a bar e per la collocazione di una struttura ombreggiante sul terrazzo di copertura della struttura principale.

Nel ricorso la società Siat, specifica che l’attuale Fortino è una struttura che è stata ricostruita nel 1964/65, sulle rovine della preesistente fortezza militare risalente al 19esimo, con una corte di 12mila metri quadrati.

«Ad aprile 2015 – riporta il documento – la società aveva presentato istanza di rilascio del titolo edilizio in sanatoria per le opere di manutenzione straordinaria della recinzione, di apposizione di cabine balneari in legno amovibili per spogliatoio della clientela dell’hotel, di rifacimento del manufatto adibito a bar e di collocazione della struttura ombreggiante. Il 16 luglio la società aveva presentato istanza di rilascio del parere di compatibilità paesaggistica, sempre per le stesse opere.Le istanze sono state respinte».

Quindi il ricorso al Tar che ha respinto solo la struttura ombreggiante, definita già dal Comune come non consona all’ambiente circostante e di moderna costruzione. Il Fortino, per la copertura che la società ha definito essere solo un pergolato, potrebbe ricorrere ora al Consiglio di Stato. Le motivazioni che hanno portato il Tar ad accogliere invece il ricorso per le altre tre opere sono diverse. Per la recinzione il Comune aveva dato già in precedenza parere favorevole per la realizzazione del cordolo dove poggia la stessa recinzione. Per le cabine si tratta di manufatti fatti con materiali compatibile con il contesto paesaggistico, non ancorati e che a fine stagione vengono rimossi. Per il bar la Siat aveva già presentato nel 1986 domanda di condono edilizio, respinta dal Comune. La società aveva anche chiesto la sanatoria fornendo prova della preesistente esistenza del manufatto.

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