Ancona-Osimo

Bcc, in regione parte la riforma

Dall'unione della Bcc di Ancona e della Bcc di Falconara Marittima, nasce la Banca di Credito Cooperativo di Ancona e Falconara Marittima. La fusione, secondo le norme di attuazione previste dalla Banca D'Italia, diventerà esecutiva entro la fine del 2017

ANCONA – Dall’unione della BCC di Ancona e della BCC di Falconara Marittima, nasce la Banca di Credito Cooperativo di Ancona e Falconara Marittima. Le due banche vicine nei programmi, nelle strategie, nelle dimensioni e nei valori, hanno avviato un progetto comune avvallato dalla Federazione Regionale, che vede nell’aggregazione di due soggetti, un’opportunità di crescita e di miglioramento dei servizi per soci e clienti. La nuova banca è radicata sul territorio con 13 filiali (più 3 sportelli self) in 10 comuni della provincia di Ancona e competenza in 34 comuni anche nella provincia di Macerata, un bacino di utenza di oltre 430mila marchigiani e 38mila aziende, 100 dipendenti complessivi che conserveranno il loro impiego, 15.400 clienti e oltre 5.000 soci, un patrimonio di 42 milioni, raccolta per 468 milioni ed impieghi per 399 milioni di euro.

Alla base della fusione c’è la riforma del credito cooperativo. «Questa è una risposta indiretta alla Banca d’Italia che ritiene l’aggregazione, la strada migliore per rafforzare il sistema del credito a livello regionale che ha subito una crisi economica devastante – commenta Bruno Fiorelli, Presidente della Federazione Marchigiana delle BCC -. L’obiettivo è avere uno strumento più forte per rispondere alle esigenze del territorio. Le BCC sono banche attente ai bisogni e in grado di dare risposte ai propri clienti, famiglie  e piccole imprese. Si tratta della prima aggregazione tra Bcc nelle Marche, altre sono previste in provincia di Ancona, di Ascoli Piceno e di Pesaro Urbino, seppur in tempi non immediati».

Le due Bcc hanno deliberato la fusione ed avviato l’iter che dovrebbe portare alla definitiva fusione entro la fine del 2017. L’operazione all’esame della Banca d’Italia necessiterà di alcuni ulteriori passaggi burocratici tra i quali un’assemblea straordinaria dei soci. «Lo spirito di mutualità con questa operazione sarà rafforzato continuando a fare banca al servizio dei territorio partendo già da una piena condivisione del modo di porsi nei confronti dei clienti e degli obiettivi» afferma Luigi Giulietti, presidente della Banca di Ancona. «Non dovrebbero esserci esuberi del personale. L’avvio è stato altamente positivo anche grazie al lavoro della Federazione che ha favorito questo percorso. Oggi la sfida è cominciare ciascuno a dimenticare chi siamo stati singolarmente occupandoci solo di scrivere il futuro insieme» sottolinea Sergio Cugini, presidente della Bcc di Falconara Marittima.

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