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L’architetto João Luís Carrilho da Graça all’Univpm per parlare di sostenibilità nell’edilizia

L'evento, “L’anima sostenibile di un maestro del presente”, è stato organizzato in collaborazione con Diasen, azienda di Sassoferrato specializzata nel settore dell’edilizia ecologica e che quest’oggi (21 marzo) ha inaugurato il Green Future Accademy

Aula magna gremita per la conferenza con l'architetto di fama internazionale

ANCONA- La sostenibilità nell’edilizia al centro di una conferenza all’Università Politecnica delle Marche con uno dei più grandi esponenti dell’architettura internazionale: João Luís Carrilho da Graça. L’evento, “L’anima sostenibile di un maestro del presente”, è stato organizzato in collaborazione con Diasen, azienda di Sassoferrato specializzata nel settore dell’edilizia ecologica e che quest’oggi (21 marzo) ha inaugurato il Green Future Accademy. L’incontro è stato organizzato anche in collaborazione con l’Ordine degli Architetti e dall’Ordine degli Ingegneri.

L’architetto portoghese João Luís Carrilho da Graça

João Luís Carrilho da Graça ha parlato ai presenti in Aula Magna della sua architettura: l’architettura che dialoga con il paesaggio, gli edifici progettati per la valorizzazione delle città sono le fondamenta del suo pensiero. Mostrando mappe, bacini idrogeografici, spazi pubblici e privati, reti dei territori, Carrilho da Graça ha spiegato le costruzioni e le trasformazioni di Lisbona nel tempo, i punti di arrivo dei progetti inseriti nel paesaggio, nella natura. «È importante far avvicinare tutte le persone che lavorano nell’architettura, nei progetti, nelle costruzioni. Creare processi più umani, arrivare a qualcosa che è costruito per tutti, cioè deve essere utile e soddisfare quanti ci hanno lavorato» afferma l’architetto portoghese.

L’Università Politecnica delle Marche è attiva sul tema della “sostenibilità” sia in termini di ricerca che di formazione.  I papers dedicati ai temi della sostenibilità e della tutela ambientale, riferiti al settore delle costruzioni e prodotti nell’ateneo, sono oramai oltre 1.000. «C’è grande interesse per la tematica della sostenibilità che rientra nell’economia circolare: oltre a costruire bisogna pensare anche come utilizzare e mantenere nel tempo quello che si è costruito. All’interno di questo rientrano i materiali che devono rispettare l’ambiente ed essere sostenibili- afferma il rettore dell’Univpm Sauro Longhi che ha donato all’architetto il sigillo d’Ateneo-. Siamo in una nuova era in cui il costruito deve essere ripensato per essere compatibile con l’ambiente di cui diventa parte integrante. Nel mondo siamo 7 miliardi, dobbiamo lavorare molto sull’innovazione. Abbiamo necessità di risparmiare energia e territorio per le future generazioni. È con la prospettiva di pensare al nostro territorio nel 2065 che formiamo i giovani di oggi, futuri ingegneri e architetti. Invito gli studenti oggi in aula magna a pensare a progetti per un territorio che guardi alla sostenibilità ambientale, accogliente e ricco di scambi culturali».

I relatori alla conferenza

La figura di João Luís Carrilho da Graça è centrale nel percorso universitario del corso di laurea in Ingegneria Edile e Architettura. «I progetti di Carrilho Da Graca hanno un profondo legame con la vita delle persone, del paesaggio e della natura, hanno una poetica che attenua le asperità del moderno» sottolinea il prof.  Gianluigi Mondaini presidente del Corso. «All’Univpm siamo stati pionieri della sostenibilità: seguiamo l’innovazione tenendo conto della sostenibilità dei materiali. Questo ci ha permesso di intercettare finanziamenti e di collaborare con altri gruppi di ricerca-commenta la prof. Valeria Corinaldesi, docente di Scienza e Tecnologia di Materiali all’Univpm-. Anche le macerie del terremoto possono essere recuperate e riutilizzate in modalità green. Nell’ascolano a tal proposito, abbiamo creato una catena coinvolgendo tutti gli attori: da chi recupera le macerie alla costruzione di un impianto apposito per recuperare i materiali. Per questo progetto speriamo di avere un finanziamento. Il green rappresenta la spinta per la crescita del Paese».

Platea

L’architetto portoghese per le sue opere a Lisbona utilizza spesso alcune delle materie prime fornite dall’azienda di Sassoferrato, Diasen. «La nostra aziende prende i materiali, li studia per cercare di interpretare in un’ottica moderna e sostenibile l’edilizia del futuro- dichiara Diego Mingarelli, CEO Diasen-. Da azienda di solventi, nel ’99 abbiamo convertito l’azienda in ottica green partendo dal sughero. Siamo gli unici al mondo a trasformare il sughero per fare malte. Investiamo in ricerca e innovazione e continuiamo con caparbietà in questa direzione anche attraverso progetti di  ricerca con l’Univpm. Siamo stati premiati in Portogallo per eccellenza nella sostenibilità nell’edilizia e abbiamo ottenuto una certificazione B Corp che riconosce la capacità di attenzione all’ambiente e all’uomo.  In Italia ce ne sono 80, nel mondo 2.000. Essere green significa mettere attenzione al materiale pensando a tutto il suo ciclo di vita. Green è anche competitività e la sostenibilità deve essere una cultura tramandata nelle scuole. Oggi abbiamo inaugurato la Green Future Accademy e 100 delegazione estere verranno in visita alla nostra azienda».

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