Ancona-Osimo

Bagni e tuffi vietati, nuovo divieto di balneazione ad Ancona e a Falconara

La pioggia ha nuovamente provocato l’apertura degli scolmatori e lo sversamento a mare di acque reflue miste. La balneazione è vietata da Palombina a Torrette, sotto il Cardeto e sotto le piscine del Passetto, e a Falconara Marittima

Spiaggia di Falconara

ANCONA E FALCONARA MARITTIMA – Nuovo weekend con tuffi e bagni vietati da Palombina a Torrette, sotto il Cardeto e sotto le piscine del Passetto, e a Falconara, lungo tutto il litorale a sud della Raffineria Api fino al confine con il comune di Ancona. Il temporale di ieri ha provocato l’apertura degli scolmatori e sversamenti fognari in mare ed è scattato nuovamente il divieto temporaneo di balneazione.

Un vero incubo per i titolari degli stabilimenti balneari e per cittadini e turisti. L’estate infatti è da poco iniziata e la pioggia ha fatto scattare l’ennesimo divieto. A seguito dello sversamento a mare di acque reflue miste, i bagni oggi e domani saranno sicuramente vietati e bisognerà attendere i controlli eseguiti dall’Arpam e il parere di conformità dei parametri di balneazione, affinché venga revocato il divieto sia ad Ancona che a Falconara.

Un cartello con il divieto di balneazione a Palombina
Un cartello con il divieto di balneazione a Palombina

Quando sarà, dunque, risolto il problema che si ripete ad ogni pioggia e penalizza le attività balneari? Per la progettazione degli interventi che risolveranno questo problema ci vorrà circa un anno, dopodiché ci saranno le gare d’appalto e, una volta espletate, l’avvio dei cantieri. Per trovare una soluzione i due Comuni hanno dato il via libera agli interventi da 36 milioni di euro finalizzati a realizzare, nell’arco di 6-7 anni, le opere destinate a far diminuire i casi di apertura degli scolmatori che causano gli sversamenti fognari in mare. Le giunte Mancinelli e Brandoni hanno scelto la cosiddetta proposta C di Multiservizi, con alcuni accorgimenti aggiuntivi dell’Università, perché ritenuta la meno costosa e attuabile per stralci.

Sono previste delle vasche per bloccare le precipitazioni degli acquazzoni, di cui la più grande a Collemarino nell’area ex Fiat per una portata di 5mila metri cubi, il potenziamento dei quattro canali pontili. E ancora la ripulitura del fosso Manarini e del fosso di Palombina dagli scarichi fognari; la costruzione di condotte sottomarine (fino a un massimo di 7) in corrispondenza degli impianti di sollevamento per disperdere le acque scure al largo e infine per Falconara un collettore di gronda, una tubazione di raccolta delle acque miste lungo via Volta, via Galilei, via Matteotti, via Elia. Nel frattempo, il comune di Falconara Marittima ha redatto l’accordo integrativo tra comune di Falconara, Falcomar, e Cons.Adria per la gestione dei cartelli di divieto temporaneo di balneazione lungo il litorale sud di Falconara”, ma ad ogni pioggia continuerà a scattare il divieto temporaneo di balneazione sia nel capoluogo che ad Ancona.

L’unica possibilità per la prossima estate potrebbe essere la riduzione della durata del divieto. Le due città stanno infatti guardando a Rimini che ha lo stesso problema da anni. Nella cittadina romagnola il divieto anziché durare tre giorni, viene revocato dopo 18 ore, perché ripetute analisi hanno evidenziato che i parametri tornavano nella norma dopo poco tempo. Multiservizi ha da poco installato i rilevatori di portata negli scolmatori più importanti in modo da conoscere ogni volta l’entità dello sversamento e, grazie ai rilevatori e dopo ripetute analisi, anche i due Comuni puntano a ridurre la durata del divieto da 72 a 24 o 18 ore.

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