Ancona-Osimo

Vacanze, ecco cosa serve al turista consapevole

Viaggiare all’interno dell’Ue richiede semplicemente il possesso di un documento di identità. I minori non possono più essere iscritti sul passaporto dei genitori ma devono avere il proprio documento di viaggio. Cosa fare se anche "Fido" viene con noi

ANCONA – Le ferie estive sono sinonimo di vacanze anche se appare ormai inconfutabile che sono sempre meno gli italiani che riescono a permettersele. Qui di seguito alcuni informazioni utili di Adiconsum Marche per chi si appresta a partire in modo consapevole.

Dal 26/06/2012 i minori non possono più essere iscritti sul passaporto dei genitori ma devono avere il proprio documento di viaggio (carta d’identità valida per l’espatrio, passaporto). Il nuovo passaporto ha validità 3 anni per i bambini fino a 3 anni di età e 5 anni dai 3 ai 18 anni; dotato di un microchip, al compimento dei 12 anni viene aggiornato con le impronte e la firma digitalizzata. La richiesta va presentata dai genitori, (coniugati, conviventi, separati, divorziati o naturali), con il consenso di entrambi, presso Questura, Ufficio Passaporti del Commissariato Pubblica Sicurezza, Carabinieri o Comune di residenza. In caso di impossibilità a presentarsi è possibile allegare il proprio assenso scritto firmato in originale e una copia di un documento di identità.

Viaggiare all’interno dell’Ue richiede semplicemente il possesso di un documento di identità; i cittadini europei hanno il diritto di recarsi presso un qualunque Stato membro ed è vietato imporre visti di entrata o di uscita. Se il turista non è in possesso del proprio documento, lo Stato membro ospitante gli concede “ogni ragionevole mezzo affinché ottenga o faccia pervenire i documenti richiesti”.

La creazione dell’area Schengen ha costituito un ulteriore passo in avanti: uno spazio privo di frontiere in cui il cittadino europeo può muoversi liberamente. Ma attenzione: lo spazio Schengen non corrisponde all’Ue, non aderiscono infatti al trattato Regno Unito e Irlanda mentre aderiscono Norvegia, Islanda e Svizzera (Paesi non membri).

Assistenza sanitaria
I cittadini Ue che si spostano in altri Stati dell’Unione o in un Paese in cui vige un accordo bilaterale di reciprocità assistenziale possono usufruire delle “cure medicali necessarie”, (ossia tutte le prestazioni e non solo le urgenze) esibendo la tessera TEAM ( Tessera Europea di Assicurazione Malattia), che corrisponde al retro della Tessera Sanitaria Nazionale e che conferisce il diritto a ricevere le cure alle stesse condizioni dei cittadini del paese in cui ci si trova.

Normalmente nulla è dovuto salvo il ticket; in Svizzera e Francia (sistemi basati sull’assistenza indiretta e non diretta) può essere richiesto il pagamento della prestazione. In tal caso si può richiedere il rimborso delle somme corrisposte direttamente sul posto rivolgendosi ai competenti istituti (LaMal in Svizzera e CPAM in Francia), o in Italia presso la propria Asl.

Soprattutto qualora ci si rechi presso un Paese in cui non vige un accordo di reciprocità assistenziale, come negli Stati Uniti, può essere utile e addirittura consigliabile stipulare una polizza assicurativa sanitaria. Ne esistono di diversa natura e con coperture varie, ma attenzione alla regola aurea del consumatore accorto: prima di apporre la propria firma, valutare attentamente le condizioni contrattuali, la presenza di franchigie o clausole di esclusione della copertura.

Viaggiare con i nostri amici animali
Anche i nostri cani gatti e furetti possono viaggiare con noi all’interno dell’Ue, purché dotati del Passaporto Europeo per animali domestici, rilasciato dai Servizi Veterinari delle Asl che consente l’identificazione dell’animale e del suo proprietario, riporta le pratiche veterinarie effettuate e le vaccinazioni (in particolare l’antirabbica), e l’identificativo del microchip. Per altri animali domestici è necessario fare riferimento alla normativa del paese ospitante relativa al trasporto animali.

“Realizzato nell’ambito del programma generale d’intervento della regione Marche con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico- ripartizione 2015. “-Intervento n. 8

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