Ancona-Osimo

Tragedia di Corinaldo, torna libero il 17 enne sospettato di aver spruzzato lo spray

È libero il 17 enne sospettato di aver diffuso la sostanza urticante all'interno della discoteca Lanterna Azzurra. Il Gip ha convalidato l'arresto per droga ma il ragazzo è potuto tornare a casa affidato alla madre perché non sussistevano i presupposti per la custodia cautelare

L'ingresso del Lanterna Azzurra

ANCONA – È tornato a casa della madre il 17 enne sospettato di aver spruzzato lo spray al peperoncino all’interno della Lanterna Azzurra, causando la fuga dei ragazzi dalla discoteca di Corinaldo. Il 17 enne è stato sentito nel pomeriggio di oggi (12 dicembre) dal Gip del Tribunale Minorile di Ancona, il quale ha convalidato l’arresto ma ha rimesso in libertà il ragazzo perché non sussistevano i presupposti per la custodia cautelare.
Il 17 enne era stato trovato all’indomani della tragedia di Corinaldo in un residence di Senigallia insieme a due adulti.
Gli inquirenti nell’appartamento avevano trovato anche 200 grammi di cocaina che avevano fatto scattare l’arresto per i tre.

Martina Zambelli e Andrea Mone, avvocati del 17enne indagato, all’uscita del tribunale dei Minori

«L’udienza di convalida è andata bene – ha commentato l’avvocato del 17 enne, Martina Zambelli – il Gip non ha ritenuto la sussistenza di nessun elemento per poter applicare misure cautelari, neanche minime delle prescrizioni che di solito potrebbero essere applicate ai minorenni. Pensiamo sia un buon risultato, oltre che significativo».

Intanto nel pomeriggio di ieri il ragazzo era stato interrogato dal Tribunale dei Minori di Ancona per quanto riguarda l’altro filone di indagine: l’accusa di aver diffuso nell’aria la sostanza urticante all’interno del locale provocando il fuggi fuggi dalla discoteca.
Per questo il giovane è indagato per omicidio preterintenzionale, lesioni dolose e colpose.  Il ragazzo, secondo quanto ha riferito il procuratore dei minorenni di Ancona Giovanna Lebboroni è stato collaborativo ed ha fornito elementi utili alle indagini che ora sono al vaglio della Procura.

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